Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

Sociologia dell'organizzazione scolastica ministrativo, un professionista fornito di istruzione scientifica non può essere 'diretto' da un superiore che è meno competente di lui nel suo specifico campo tecnico » .rn. Per questa ragione, il personale docente occupa una posizione che potremmo dire di staff; gli vengono lasciate le maggiori responsabilità del rapporto di insegnamento con l'allievo, e gode di un'autonomia e di una autorità, per quanto riguarda l'ins~- gnamento, basata sulla sua competenza professionale specifica: il docente, dunque, non è un normale sottoposto burocratico. Una limitazione della sua autonomia d'insegnamento è senz'altro possibile, soprattutto quando i governi tendono a ridurre la scuola ad iristrumentun1 regni; tale limitazione non riuscirà peraltro ad evitare il .sorgere di co,nflitti, dato il s110 contrasto con il modello istituzionale della professione insegnante. Anche i discenti, nonostante i docenti siano dotati di alcu11i poteri disciplinari, non sono subordinati, nel normale senso burocratico; essi « obbediscono » all'autorità che proviene dalla competenza in un dato campo del sapere, ad una autorità m.agistrale o accademica. L'insegnante, come il professionista nei confronti del cliente, ha verso l'amministrazione scolastica una obbligazione di comportamento e di mezzi, per dirla con i giuristi, la sua colpa professionale si mis11ra sulla negligenza e sull'imperizia. Il docente no.n è passibile di sanzio11i se gli allievi sono bocciati; così il medico ospedaliero· nel caso che, nonostante le cure, il paziente muoia. La maggiore sanzione per il maestro, ma anche per l'allievo·, è la cattiva riuscita del processo educativo; ma è una sanzione interna, legata all'etica della professione - e non al dovere verso l'amministrazione. Dal punto di vista del rapporto di insegnamento tra docente e discente, l'amministrazione" appare come il vertice di un triap.golo, una terza parte che, se ha fortemente modificato il modello dell'insegnamento liberamente esercitato, inserendolo nella struttura formale, non lo ha affatto eliminato. La diade m~estro-allievo, sia pure privata di funzioni. quali l'approvvigionamento dei beni (edifici, attrezzature, retribuzioni .ecc.) o l'ammissione, che no11 è più la libera entrata nel rapporto professio.nale, rimane tHttavia in uno stato di relativa segregazione amministrativa, all'interno del livello operativo. Il rapporto maestro-allievo rimane un rapporto fiduciario, di collaborazione- o di partnership, dato che il processo educativo va considerato non come scopo esclusivo del docente, ma come scopo suo e del 10 TALCOTT PARSONS, Considerazioni teoriche intorno alla sociologia della me·dicina, iri « Quaderni di· Sociologia », Luglio-settembre 1962 (Xl). 121 Bibliotecaginobianco

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