Antonio Vitiello È indispensabile che nella scuola un certo numero di decisioni siano centralizzate, al fine di ottenere che il _comportamento dei dipendenti non sia in contrasto con gli. obiettivi ufficiali, e che un solo pian9 generale ne governi l'attività. Queste macrodecisioni prese a livello legislativo e dai più alti gradi dell'amministrazio·ne si esprimono in genere i11 decisioni riguardanti l'ordinamento formale o i piani di lavoro. Dal punto di vista dell'ordinamento formale, la posizione dei due strati del livello operativo è molto simile: sia i docenti cl1e i discenti, per gli aspetti estrinseci della loro attività, rispondono alle proprietà definitorie del fun.zionario ammi11istrativo indicate da Weber 9 • Docenti e discenti sono,, dal punto di vista dell'ordinamento formale (ma no11 del contenuto ciel lavoro., come si vedrà), sottoposti gerarchici di altri organi di autorità; gli uni e gli altri esercitano il proprio lavoro all'interno di precise competenze di ufficio (ad es., non è di competenza dell'allievo insegnare o curare la manl1tenzione della suppellettile); gli uni e gli altri vedo·no dinanzi a sé una carriera, cioè un avanzare secondo l'anzianità di servizio o secondo meriti (la carriera del perso11ale insegnante è piuttosto statica, nella no,stra amministrazio·ne, mentre molto più rapida è quella degli allievi, fondata esclusivamente sul merito, anche se l'età costituisce un iimite alla velocità di promozione.). Docenti e discenti lavorano separati dai « mezzi dell'ufficio », di cui non sono proprietari; essi sono ii;ioltre sottoposti ad una rigorosa disciplina di servizio, che impone loro un orario, un anno scolastico,. dei rendiconti, dei controlli ecc.; gli uni e gli altri ricevono ricompense, monetarie e simboliche, e sono assunti con procedura formale: il maestro in forza ·di un concorso e di un contratto d'impiego, l'allievo st1 domanda e relativa ammissione. Alla posizione rispetto all'ordinamento formale, fa, tuttavia, da contrappeso una diversa posizione rispetto al contenuto dell'attività organizzativa. Questa differenza risale alla natura dell'organizzazione scolastica che, in ·quanto organizza l'attività di una pro.fessione, si differenzia dai casi più noti dell'amministrazione statale ed aziendale. Noi abbiamo perso l'abitudine di considerare gli insegnanti come professionisti, perché essi hanno da tempo eliso l'aggettivo « liberi »-, tuttavia è proprio la loro figura professionale a far si che la scuola possa essere più facilmente paragonata alle orga11izzazioni ospedalier~ ed, in .genere, alle società che organizzano l'attività di professionisti. Il famoso mo.dello weberiano della burocrazia: « non tenne conto adeguato del fatto che, anche se tecnicamente è un 'subordinato' am9 MAX WEBER, op. cit., Vol. I. p. 215. 120 \ Bibliotecaginobia·nco
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