Giorgio Granata - Luciano Caruso Il libro dello Spadolini, in definitiva, è interessante anche perché in esso si attenua lo schematismo ·di tipo orianesco-missiroliano di cui erano viziati precedenti studi dell'autore e sòno anticipati ~ a guardar bene -:- i più maturi metodi storiografici che presiedono alle ricerche che terranno dietro al Papato socialista. Si tenga presente ,inoltre, che la in.co·nciliabilità tra cattolicesimo e liberalismo appartiene, almeno nella sua forma drammatica _ed acuta, ad un periodo storico, quello si può dire che ha inizio con il Sillabo, e che si co,nclude presso· a poco con la fine del secolo; nella storia, d'altro 1 nde, non si verificano mai antitesi, oppure collusioni, destinate a durare in eterno e l'« età giolittia11a » costituisce la prova che le cose hanno. preso una piega ab·bastanza diversa. Il volume, appunto, di Spadolini, dedicato a Giolitti e i cattolici, e licenziato in epoca posteriore alle stampe, è la conferma delle nuove situazioni, del mutamento di prospettive e di direzioni. GIORGIO GRANATA La questione spagnola Le condizioni della Spagna attirano di continuo l'attenzione di politici, giornalisti, sociologi ed economisti, in quanto è impossibile non ravvisarvi una minaccia ed un'offesa per la democrazia. Dopo la morte di Grimau, questo interesse p-er le cose spagnole si è acuito e l'analisi è divenuta più attenta, col risultato di distruggere parecc];iie delle nostre illusioni. Siam.o · infatti venuti a conoscenza del distacco avvenuto in Spagna tra intellettuali e classe operaia, no·nché della discordia che divide i vari gruppi di opposizione al regime, ed impedisce pertanto il formarsi di un'azione coordinata di resistenza. Maria Adele Teodori, con il suo libro Spagna in ginocchio (edizioni di Comunità, 1963), ci offre un buo·n lavoro per quanto riguarda l'analisi della situazione degli intellettuali e della classe dirigente in generale, mentre non rientra nelle sue_ intenzioni un esame della situazione economica: nella lotta contro gli intellettuali, il regime franchista applica un originale sistema di oppression~, nella misura in cui « isola ed immobilizza l'individuo», mettendolo in condizione di non poter nuocere, frenato dalla sua stessa paura. Franco è riuscito, cioè, a fare della Spagna « un gran carcere collettivo, con celle d'isolamento per i meno fortunati». Il libro della Teodori è interessante ancora per un altro aspetto: .esso mette in luce tutte le responsabilità delle democrazie occidentali, per quella tacita complicità che si è venuta a creare con il regime di paura e di violenza instaurato da Franco. « Nel '52 - scrive la Teodori - la Spagna fu ammessa all'UNESCO, nel '55 entrò nell'ONU, nel '59--nell'OECE. Ora bussa alle porte del MEC e della NATO. Non è più isolata. Senza vergogna chiede e 106 Bibliotecaginobianco
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