Università e squilibri regionali rizzo spiccatamente scientifico. È quel che hanno chiesto il prof. Amirante, l'on. Franco e numerosi altri partecipa11ti al recente convegno di Cosenza, e quel che la nostra rivista, confortata peraltro da un coro di autorevoli voci, va scrivendo da qualche anno 4 • C'è perciò da sperare che, tornando ad occuparsi del problema, il Parlamento entri in quest'ordine di idee, scartando una vo1ta per tutte le proposte che vagheggiano facoltà decentrate, o che co:munqu.e no-n prevedono congrui stanziamenti intendendo come tali quelli che non scendono· al disotto di venti miliardi. _Per soddisfare le medesime esigenze di sviluppo· econo-mico e di rinnovamento dei quadri locali, anche· nella regione Trentino-Alto· Adige, che s'avvicina al milione d'abitanti, sarebbe necessaria l'istituzione d'una università, cui toccherebbe un non lieve co·mpito politico·: trattenere al di qua del p·asso del Brennero gli studenti altoatesini di lingua tedesca che o·ggi vanno a studiare in Austria. Cosa che sarebbe possibile ubicando a Bolzano la nuova università, dotandola di ampi mezzi e garantendone l'assoluto bilinguismo. 8) Sul piano geografico l'istituzio·ne di nuove università può esercitare un'importante funzione nella misura in cui contribuisce a decomprimere situazioni u~banistiche giunte al limite della co!ngestione, e ad attivare nuove funzioni in città che sono andate progressivamente depauperandosi delle loro energie. Anche in questo caso gli esempi più significativi si tro·vano nella realtà meridio 1 nale, che da un lato ci -ha mostrato lo svilupparsi di Napoli in quanto c~pitale e quindi punto di massima concentrazione di tutte le attività direzionali, amministrative e anche culturali del Mezzogio,rno, dall'altro la deb·olezza eco,nomica delle città .del Sud, la loro incapacità o impossibilità di attribuirsi autonomamente delle funzio,ni urbane moderne, e quindi di allacciare con la metropoli napoletana dei rapporti che non fossero di mera dipende~a, sì da creare una organica rete urbana meridio,nale. Alla base di tutto questo, sono state, è o,vvio, ragioni storico-politiche, così come ragioni storiche sono state all'o,rigine dell'autono·mo fiorire di. molti co·muni dell'Italia centrale e dello svilupparsi in essi di una 4 Per il dibattito sull'Università calabrese si veda.no gli atti del convegno ·organizzato dalla Provincia di Cosenza nei giorni 6 e 7 dicembre 1963, e in particolare la relazione del prof. Lùigi Amirante. Dello stesso si veda su Il Nuovo Osservatore n. 9, dic. 1962, « Il Mezzogiorno e la questione universitaria». Per Nord e Sud si veda il n. 16 (77) Aprile 1961. · 13 Bibliotecaginobianco
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