Nord e Sud - anno XI - n. 49 - gennaio 1964

Gio·acchino Forte feria (insufficienza peraltro più che largamente giustificata dallo stesso carattere sperimentale dell'iniziativa). Il finanziamento e la fornitura di insegnanti particolarmente qualificati sorto dipesi in misura troppo larga dal « mecenatismo,» di questo o quell'ente, questo o quell'operatore economico, così che, mentre taluni corsi hanno raggiunto, come sopra si è detto, un livello para-universitario, sia per la qualità degli insegnanti, sia per la severità della selezione, sia per l'efficienza delle attrezzature, altri hanno avuto una vita veramente grama e hanno finito ·per essere soltanto un atto di buona volontà, encomiabile quanto si vuole, ma non per questo privo di limiti e di manchevolezze. Per ciò che concerne la « qualità» del prodotto dei corsi, i margini di incertezza sono ancora maggiori. Certo funzionano a Milano i corsi della benemerita fondazione « Feltrinelli » e 11el sud i corsi organizzati dall'Istituto « Fermi ». Ma qual'è il grado di preparazione professionale che i giovani ricevono? Sono essi effettivamente in grado, una volta immessi nell'industria, di assolvere alle funzioni cui sono chiamati? Occorrerebbe sentire il parere dei dirigenti delle aziende presso le quali· i giovani diplomati sono stati assunti; ci si dovrebbe render conto, attraverso visite di esperti, di quello che i periti effettivamente apprendono, di come lo apprendono, di quale metodo· i professori si servano per insegnare. È inutile sapere che taluni corsi dispongono di ottimi esperti, di efficienti attrezzature, di mezzi economici veramente notevoli, se non si conoscono i risultati ottenuti, la produttività - diremmo - degli investimenti effettuati. Un perito specializzato nei compiti della dirigenza intermedia, per cui si spendono spesso cifre superiori a quelle che lo Stato impiega per l'intero ciclo di studi secondari superiori di un giovane, può rappresentare un effettivo guadagno per l'economia del Paese o può costituire un semplice spreco. L'interessamento dimostrato dagli industriali e dagli enti può far pensare che sia vera la prima, non la seco·nda ipotesi; ma è una supposizione che dovrebbe essere verificata concretamente con studi, con sondaggi, con inchieste. 12. I calcoli effettuati dagli esperti ci dicono che nel 1975 lo sviluppo economico italiano avrà raggiunto livelli tali da richiedere strutture professionali molto articolate e, nell'ambito di queste, un gran numero di tecnici superiori. La scuola italiana avrà la possibilità concreta di formarle ìn numero sufficiente e con un bagaglio culturale adeguato-? Se si proseguirà, come sembra ormai più che certo, sulla strada del- -I' economia aperta, competitiva, eventuali strozzature in questo settore _non potrebbero ~he produrre situazioni di squilibrio, dannosi contraccolpi al sistema produttivo. 78 ibiiotecaginobianeo

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==