Nord e Sud - anno XI - n. 49 - gennaio 1964

.. . La politica atlantica ed il centro-sini~tra socialismo italiano ritiene 0 di poter andare al governo e al tempo stesso di non perdere voti nei confronti del PCI, allora ci si illude e l'esperimento sarà catastrofico·» 8 • Cade l'« alibi » laburista. Mentte· Moro conduce la « fase dei confronti » tra le delegazioni dei quattro· partiti, per passare poi a redigere il documento di accordo programmatico, giunge da Londra la potizia del discorso del deputato BrownM portavoce del partito· laburista, il 13 novembre alla Camera dei Comuni. I laburisti no·n rinunciano al deterrente nazio,nale e anzi se ne varranno « per negoziare all'interno dell'alleanza». Cade così il riferimento della mozione co·ngressuale del PSI, che legava l'atteggiamento dei socialisti italiani a quello dei laburisti inglesi. Alla Direzio·ne d~l PSI Nenni dichiara legittimi gli obiettivi che il progetto di costituzione della forza multilaterale si propone, e cio·è di impedire la proliferazione degli armamenti atomici in sedi nazio,nali; di controllare collettivamente le armi atomiche della NATO; di usare il nuovo strumento difensivo· per agevolare le trattative volte ad un disarmo, sia pure parziale. I socialisti, quindi accetteranno che nel programma di governo figuri il richiamo ai precedenti impegni assunti dal governo Fanfani, ma chiedono insieme che per maggio 1re chiarezza sia inserita anche una frase pronunciata dall'on. Piccione come mi- ~istro degli esteri del governo nascente il 31 ottobre, a conclusio!ne del dibattito sul bilancio degli Esteri: « il Parlarpento sarà chiamato a pronunciarsi sul m·erito della questione ». E subito Moro afferma che <~ questa pacifica richiesta socialista non può ovviamente essere respinta». A condannare clamo,rosamente, in una riunione di corrente, la posizione di Nenni è la sinistra dèl PSI, la quale minaccia la scissione qualora fosse accettata dal partito « l'adesione all'armamento ato-mico multilaterale della NATO ». Risponde « L'Avanti » che questa è « una posizio·ne inammissibile e inaccettabile ». Ma i dirigenti della sinistra non esitano a formulare una pubblica minaccia di indisciplina che insidia l'unità del partito, ne offende la coscienza, lo indebolisce nel mo- ~ento della trattativa, rallegra la destra politica ed economica. Le · pressioni dei comunisti. È la conclusio·ne di una lunga attività di istigazione condotta dai comunisti, di pressioni co,ntinue e di interferènze non solo per bloccare la sinistra del. PSI su posizioni di rigidità, e di rifiuto delle regole che dovrebbero presiedere al dialogo interno, 8 Giovanni Sartori, « La Nazione», 13 novembre 1963. • 57 Bibliotecaginobianco

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