Nord e Sud - anno XI - n. 49 - gennaio 1964

' . .... ,,..._ DISCUSSIONI La politica atlantica ed il centro-sinistra::. di Giulio Picciotti Un fatto « nuovo ». La cqstituzione del primo governo organico di centro-sinistra e soprattutto le trattative per la sua formazione, con i contrasti e le polemiche che ne hanno caratterizzato le varie fasi, hanno por~ato in primo piano nel dibattito politico anche i temi della politica estera. Ed era naturale e logico che così fosse (sarebbe errato considerare tutta la polemica che si è svolta intorno a questi temi di natura pretestuosa) dato il carattere di « novità» per la vita politica italiana che la partecipazione socialista al governo presenta. Un fatto nuovo, ma « perfettamente nG\turale » se si pensa che « nel quasi cinquantennio trascorso dalla fine della prima guerra mondiale, l'Italia rimaneva ormai l'ultimo dei paesi europei liberi a non aver realizzato questa collaborazione organica del principale partito socialista al governo » 1 • La partecipazione socialista al governo è, quindi, « un fatto nuovo, che discende da una libera scelta e che contraddice a tutto un passato·». E infatti, la presenza dei socialisti nei governi espressi dal Comitato di liberazione nazionale non può essere considerata più che « un episodio di guerra senza altro seguito politico » 2 • Il pregi_udizialismo di certa sta1npa. Ma se la partecipazione socia- * Continua la « discussione » sui principali aspetti della politica internazionale da noi aperta nel numero di ottobre, con un articolo di Achille Albonetti, e proseguita con interventi di Roberto Guidi (novembre) e Paolo Vittorelli (dicembre). Per questo numero di gennaio, però, abbiamo ritenuto, ai fini degli sviluppi ulteriori che ci attendiamo dalla « discussione », di affidare a Giulio Picciotti, redattore di politica estera della « Voce repubblicana », il compito di stendere la cronaca dei negoziati per la formazione del nuovo governo, assumendo come filo conduttore le difficoltà che i partiti della maggioranza hanno dovuto affrontare per avvicinare i propri punti di vista sui problemi della politica estera; e di trarre, da questa cront;1,ca,quelle indicazioni politiche che dovrebbero valere anche come termini di chiarimento quando, da destra e da sinistra, per fini tendenziosi di politica intérna, si volessero falsificare i dati reali delle questioni di politica estera con cui la nuova maggioranza deve confrontarsi. 1 Luigi Salvatorelli, « La Stampa», 6 dicembre 1963. 2 « Corriere della Sera », Articolo di fondo non firmato del 5 dicembre 1963. 51 Bibliotecaginobianco •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==