Mario Pacelli Urbanistica : secondo tempo Nell'accordo p,rogrammatico :risultato- dalle trattative svoltesi fra i quattro partiti che formano la maggioranza di centro-sinistra, uno, dei principali punti per i quali è richiesto un particolare impegno da parte del nuovo governo è senza dub-bio1 quello. sulla nuova disciplina urbanistica e la p~litica della casa. A questo proposito si afferma decisamente che la pianificazione urbanistica va intesa nella sua più ampia accezione di sistemazione generale del territorio e che in conseguenza essa dovrà essere coordinata razionalmente con la p,rogrammazione economica. Vengono, quindi, fo-rmulate alcune enunciazioni di principio che dovranno costituire i cardini della nuova legge urbanistica; l'assoluta preminenza dell'interesse pubblico rispetto a quello privato per quanto co·nceme la disponibilità e la destinazione delle aree fabbricabili; l'avocazione alla collettività delle plus-valenze con1unque determinatesi nelle aree stesse; l'assoluta indifferenza dei proprietari rispetto alle decisioni contenute nei piani urbanistici per quel che concerne la destinazione dei terreni. Tutto ciò, come premessa ad un regime p·ubblicistico delle aree edificabili, che dovrà realizzarsi attraverso l'esproprio obbligatorio da parte dei Comuni delle aree fabbricabili comprese nel perimetro dei piani particolareggiati, la determinazione dell'indennizzo in base a criteri fissati per legge ed in ogni caso in misura inferiore al valore dell'immobile, la vendita dei terreni mediante asta pubblica per l'edilizia libera e a prezzo di costo per l'edilizia popolare e per quella convenzionata, di cui si dirà più avanti. L'attuazione di una nuova disciplina urbanistica basata su questi presupposti è rinviata ad un momento successivo a quello dell'attuazione dell'ordinamento regionale, poiché spetta appunto alle regioni, in base all'articolo 117 della Costituzione, emanare norme legislative in materia, entro i limiti dei principi fondan1entali stabiliti dalle leggi dello Stato. Purtuttavia le nuove norme entreranno subito in vigore per le zone di accelerata urbanizzazione, ed in particolare per le aree metropolitane, le aree di sviluppo industriale e le zone di rilevante interesse turistico. L'accordo programmatico prevede poi una serie di misure di carattere transitorio dirette ad evitare che il passag.gio, per le zone predette, dall'attuale regime delle aree fabbricabili a quello preannunziato possa determinare un rallentamento di attività nel settore dell'edilizia abitativa, aggravando così l'attuale carenza di alloggi. A questo proposito· si accenna, anzi, ad una serie di incentivi - dalle agevolazioni fiscali e creditizie alla cessio:J?.ea prezzo di costo delle aree preventivamente espropriate ed urbanizzate da parte dei Comuni - per coloro che si impegnino a costruire abitazioni da cedere in locazione o da vendere secondo canoni (o prezzi di vendita) prefissati. Il Presidente del Consiglio, introducendo in P·arlamento il dibattito sulla 34 Bibliotecaginobianco
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