Il PSI e la politica estera atlantiche sia il diritto di richiedere i'eventuale impiego dell'arma atomica, nel caso· i11cui gli Stati Uniti avessero n1anifestato una carenza di solidarietà, sia quello di opporre il proprio veto all'impiego della stessa arma atomica, q11alora i soli Stati Uniti avessero ritenuto di doverla impiegare, come stava per avvenire i11Corea, nel 1950, quando il viaggio precipitoso dell'allora Primo Ministro laburista Attlee a Washington permise di impedire che la guerra di Corea si trasformasse in una guerra, sia pure localizzata, se localizzata poteva essere, di carattere termonucleare. In un primo tempo, quindi, si era pe11sato che l'effetto principale della forza mt1ltilaterale dovesse consistere nel permettere di coordinare gli sforzi delle nazioni atla11tiche, e anche noi avevamo espresso giudizi non _completamente negativi verso quel pro·getto. Ora, però, non è più così. Abbiamo detto dello scetticismo degli ambienti militari. Ma vi è pure l'opposizione di molti ambienti politici, che oggi non hanno ancora voce determinante i11 capitolo, ma che l'avranno fra pochissimo tempo. In una serie di colloqui con i dirigenti del Partito laburista britannico, cioè con uomi11i che avranno con ogni probabilità voce in capitolo nei prossimi mesi, è stato detto assai esplicitamente all'on. Nenni e a chi scrive che ìl Partito laburista britannico è assai scettico sul progetto di forza multilaterale. Anzitutto perché esso si inquadra in una prospettiva che rischia, fra pochissimo, di essere irrealistica: la prospettiva che si continui sulla via del riarmo, e che non si faccia nessun passo sulla via del disarmo, che è quella che noi viceversa caldeggiamo. E poi perché questo progetto cerca di soddi- .sfare le aspirazioni della Repubblica federale tedesca alla parità atomica, aspirazioni che cadranno, almeno in parte, il giorno in cui il governo laburista rinuncerà al deterrente atomico britannico, creando così dei presupposti ad una politica di disarmo, che dovrebbe eliminare una delle ragio·ni per le quali la Repubblica federale tedesca potrebbe rivendicare 1.1ndeterrente nucleare autonomo. Un'altra cosa che facevano notare i dirigenti laburisti è che no11 vi è mai· stata una richiesta formale, da parte tedesca, dopo Strauss, di un deterrente nucleare nazionale autonomo. Senza dubbio, se si continuasse sulla via del riarmo, fra due o tre anni sarebbe la stessa opinione pubblico tedesca a chiedere che anche la Germania abbia il s~o deterrente atomico. Ma, nello stato att11ale dell'opinione pubblica tedesca, non vi è ancora una richiesta urgente di questo tipo. · Si parte quindi da una ipotesi di lavoro quando si sostiene che, dato che la Germania chiede con urgenza un deterrente nucleare autonomo, bisogna fare qualche cosa che faccia· cadere questa richiesta o 89 Bibliotecaginobianco
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