Nord e Sud - anno X - n. 48 - dicembre 1963

Ricerca scientifica e politica ài piano del « giuoco delle idee », che si verificano invece i progressi veramente fondamentali e innovatori. La protezione del teorico - che sarà certamente sempre una rara avis e che spesso sarà forse poco chiaro nel dichiarare gli scopi, e ancor meno i temi ed i costi della « ricerca » o del « pensiero » che desidera perseguire - e la creazione di condizio,ni che consentano al giovane di talento di dedicarsi alla teoria senza gravi sacrifici, diventano, quindi un compito fondamentale per una politica della scie·nza che tenda a promuovere lo sviluppo economico e sociale. E resta poi naturalmente, come sempre, una preoccupazione fondamentale per chi considera il problema della difesa della cultura e dell'umanesimo vivo con1e indissolubilmente legato a quello della creazione di una società in cui si vive bene e soprattutto da uomini liberi. In questo senso, il Convegno non ha soddisfatto. A parte le affer ... mazioni platoniche come: « dev'essere difeso il lavoro creativo scientifico »; oppure: « la libertà delle università e degli istituti universitari non è scalfita »; a parte queste affermazioni, è stato fatto un unico suggerimento volto a promuovere le concrete condizioni di una libertà creativa. Il prof. Buzzati-Traverso ha, infatti, auspicato che il Ministero della Pubblica Istruzione destini somme specificl1e, dell'ordine di alcuni milioni, per ricerche scientifiche, agli istituti universitari, o alle singole cattedre, con il preciso, divieto di spenderle per edifici. Questo approach giustamente sottrae alla giurisdizione del CNR la ricerca « spontanea » o « teorica», e la inquadra sotto quella della Pubblica Istruzione. Buz... zati-Traverso ha suggerito inoltre che il l\tlinistero finanzi le tesi di laurea sperimentali. Ma, perché questo sistema funzioni, si deve immagin~re un'università e un Ministero della Pubblica Istruzione largamente riformati; altrimenti si finirebbe col ribadire gli « status quo », aggiungendo, a tutti i « po.teri » che i titolari di cattedra già esercitano sul mondo degli studi, quello del finanziamento. Forse per questo BuzzatiTraverso si è dichiarato a favore del pensionamento immediato dei professori di ruolo, e dell'istituzione di « rapporti di lavoro » non burocraticamente inquadrati, sia per loro· che per i ricercatori. Amaro umorismo a parte, la questione del come far avere, anche a rischio di qualche spreco, del denaro a chiunque sia seriamente impegnato in studi di fondo, evitando- le camorre e le ottusità delle gerarchie e delle burocrazie, è pregiudiziale rispetto alla fioritura di studi teorici significativi. Nessuna nazione l'ha ancora risolta - e questo può essere un motivo di conforto - e almeno da questa parte l'Italia non sta arrivando in ritardo·. Anzi, essa potrà forse saltare, almeno in parte, la fase dispendiosa e poco conseguente che gli Stati Uniti hanno attraversato negli anni cinquanta, particolarmente per quant<? riguarda la 35 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==