Ricerca scientifica e politica di piano quasi totalità degli interventi. Tra queste perplessità spicca in modo particolare quella che si riferisce al rapporto CNR-industria. Infatti, pur non sembrando incompatibile una collaborazione, di volta in volta impostata} tra organi ed enti di ricerca pubblici e organi ed enti dipendenti dall'industria, privata o a partecipazione statale che sia, è chiaro che questa collaborazione andrà sempre sollecitata e definita dal CNR in rapporto a finalità d'interesse pubblico generale. Cade così assai semplicemente, sul piano logico (forse poi altrettanto facilmente nella pratica!), la pretesa di un più massiccio inserimento di uomini dell'industria nei comitati o in un eventuale organo presidenziale del CNR, nonché quella di una collaborazione impostata dall'industria. È indubbio che l'industria non potrà venir obbligata ad intraprendere ricerche che non rivestano alcun interesse economico (d'altronde, come si può immagi11are che si sarebbe potuto obbligarla? In Italia, semmai, anche l'esperienza delle aziende a partecipazione statale è valsa a dimostrare che la « difesa» serve alla parte pubblica, che fin troppo spesso viene a·bilmente giocata a beneficio dell'interesse privato) .. Ma è anche ind11bbio - e lo stesso Mazzanti ne ha fornito degli esempi - che essa avrà spesso la convenienza a collaborare, se non altro per migliorare le proprie public relations col minimo costo (come nel caso, da lui citato, della ricerca di neutralizzanti o depuranti chimici per prevenire l'inquina1nento. delle acque da parte dei residui scaricati durante le lavorazioni industriali). La preoccupazione per il destino della ricerca pura, teorica, di base, fondamentale, o spontanea - con1e è stata variamente chiamata - merita invece un discorso più lungo, così come lo merita la preoccupazione, a quella strettamente legata, per la libertà della ricerca nelle università e per il ricercatore ir1dividuale che non desidera far parte di un'organizzazione, o desidera tutt'al più far parte di un gruppo piccolissimo, di sua scelta. Queste preoccupazioni sonò affiorate più volte; e sebbene, come s'è vrsto, lo scopo effettivo della legge sia tale che in teoria dovrebbe lasciare assai tranquilli per questa parte, esse 110n sono in pratica da scartare o da sedare - come si è ripetutamente fatto nel corso del Convegno - con commoventi proteste di apprezzamento per il solitario genio disadattato o per la santità' dell'istituto universitario. Come dimostra del resto l'esperienza americana tante volte citata a sproposito, un forte afflusso di denaro· organizzato tende a sbalestrare tutto il mondo della ricerca. Oggi il giovane, in possesso di una laurea scientifica, tende già ad inserirsi nell'industria, dove, come ha ampiamente illustrato l'ing. Carli della Finsider, si svolgono ricerche 3.3 Bibliotecaginobianco
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