Nord e Sud - anno X - n. 47 - novembre 1963

Mario Pàcelli e quello della esecuzione del piano. Egli pos~ in luce le diverse caratteristiche di questi tre momenti, rilevando che, mentre nel primo occorre porre l'accento sull'elemento libertà, nel secondo deve prevalere il principio auto. ritario e nel terzo necessita invece la fusione ed il superamento dell'antitesi fra i due elementi anzidetti. La questione meriterebbe, peraltro, data la sua. gravità, un ulteriore approfondimento. Basterà qui notare che in un sistema democratico le decisioni che investono la vita di una comunità non possono essere prese senza che tutti gli interessi, anche quelli co·ntrari alla decisione stessa, non abbiano avuto modo di esprimersi. Queste brevi note non esauriscono naturalmente il problema della pianificazione territo·riale. Co,n esse si è voluto solo porre l'accento su un particolare aspetto di quella e sottolineare anco,ra una volta, se ve ne fosse bisogno, la necessità che i principi democratici divengano sempre più vivi ed operanti nel nostro Paese. MARIO PACELLI Le indicazioni della Fiera del Levante Ogni anno puntualmente, la Fiera del Levante dà la misura delle s~e capacità di grande protagonista dello ·sviluppo economico meridionale: infatti non soltanto, attraverso la sua vastissima rassegna di prodotti, offre un panorama completo delle possibilità di acquisto e di produzione del Mezzogiorno, ma soprattutto, con una fitta serie di dibattiti, interventi, convegni, la Fiera riesce a fare il punto sulla situazione meridionale e a indicare o addirittura a creare i temi che una seria politica di sviluppo dovrà affrontare. È ormai una tradizione, questa, che ebbe inizio con la riapertura postbellica, quando coraggiosamente la Fiera puntò tutto il suo avvenire sulla liberalizzazione degli scambi e sulla polemica antiautarchica, rivedendo la sua funzione «mediterranea» non più sulla base delle tronfie velleità imperiali, ma nella prospettiva di un contesto unitario europeo. Nello stesso contesto europeo furono visti, fin da allora, gli scambi del Mezzogiorno, con una anticipazione che poté sembrare avveniristica. Ma questa qualità di sapere anticipare il futuro, di porsi all'avanguardia coraggiosamente e spregiudicatamente è sempre stata caratteristica della Fiera del Levante, e le ha permesso di avere t1n peso determinante nella battaglia per una politica meridionalista altrettanto coraggiosa e spregiudicata, battaglia nella quale la Fiera ha sempre identificato la sua stessa ragione di vita. , Una delle ragioni, da non trascurare, della vitalità della Fiera, è costituita infatti dall'aver saputo usufruire opportunamente delle idee e della 70 Bibliotecaginobianco

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