Nord e Sud - anno X - n. 47 - novembre 1963

Note della Redazione I giorni provveduto a licenziare il critico cinematografico del « Giornale d'Italia», Gino Visentini, reo di aver parlato bene del film di Rosi sulla speculazione edilizia e comunque non disposto ad intonarsi nella sua rubrica alle campagne di eccitato allarmismo economico-politico e allo stile di zelante servilismo verso i «padroni» che sono i binari su cui Magliano fa muovere il « Giornale d'Italia ». Questo Magliano costituisce veramente un caso penoso: aveva dei precedenti dignitosi, come nome e come giornalista; è sceso quanto mai in basso sul piano dello stile professionale e dei comportamenti politici, dal momento in cui Pesenti gli ha affidato la direzione di un giornale che ci si poteva proporre di migliorare tecnicamente e di accreditare politicamente. E per far questo non era necessario che Magliano facesse un giornale di sinistra. Alfio Russo non fa un giornale di sinistra, ma ha ridato vivacità, autorevolezza e dignità alle pagine del « Corriere della Sera»; ha tirato su un giornale che Missiroli aveva buttato incredibilmente giù; ha confinato Corbino in quinta pagina per non varcare certi limiti nella campagna di allarmismo economico e non ha imposto limiti a Grazzini quando si è dovuto discutere di certi film, della censura, della libertà di espressione artistica. Con il che, naturalmente, non intendiamo affatto minimizzare tutto ciò che, sul piano della linea politica, ci fa dissentire quotidianamente dal «Corriere» e tutto ciò che potrebbe indurci a registrare. in un prossimo domani. un inasprimento delle campagne già più o meno tendenziose che quel giornale conduce contro il programma e gli uomini del centro-sinistra; ma intendiamo soltanto riconoscere che, allo stato attuale delle cose, c'è una preoccupazione di equilibrio e soprattutto di stile della quale sembra che Alfio Russo voglia tener conto, mentre altri direttori di quotidiani avversi al centro-sinistra non ne tengono conto affatto. E così Magliano fa un giornale di cui ci si dovrebbe vergognare e la cui collezione rappresenta, più che mai negli ultimi mesi, una documentazione vistosa ed eloquente della immaturità politica e civile di certa borghesia nostrana. Quanto all'on. Malagodi, è appena necessario rilevare che le sue reazioni a difesa della libertà di stampa sono a senso unico: esplodono in casi come questi, anche se nessuno voleva perseguitare Magliano e commettere abuso di potere, ma non in tanti altri casi, quando persecuzioni ci sono state e abusi di potere sono stati commessi. Fiat e Mezzogiorno Si è appreso recentemente di un accordo che la FIAT ha concluso per l'impianto di un suo stabilimento in Sicilia. Grazie a tale accordo si dovrebbe pertanto vedere assai presto sorgere nell'isola una catena di montaggio della ditta torinese con una capacità di lavoro alquanto superiore (sembra) alle capacità di assorbimento del mercato siciliano. 51 BibliotecaGino Bianco

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