Giuseppe Galasso come ulteriori elementi di disgregazione del modulo ideologico originario. E infine, la cultura del mondo· occidentale, apparentemente divisa e incerta, ha tuttavia mostrato una sorprendente capacità di imporre a quella comunista di Russia le ragioni delle sue antiche tradizioni; e già o·ggi si può affermare che essa ha dato assai più di quanto abbia· ricevuto e che essa promette di dare nel futuro ancora più. È solo· se si tiene presente l'insien1e di questi complessi elementi (che non si pretende siano tutti quelli da considerare, ma certo tra i principali) che si può capire la natura profonda e, a quel che appare, irriversibile della svolta che a poco a poco la società russa è. venuta maturando, dopo la rivoluzione, rispetto all'originaria dottrina comunista. Oggi la società russa, si dice, attende che anche per essa scocchi l'ora dell'opulenza; essa la affretta impaziente; adatta la sua ideologia alla bisogna; promette di andare per il futuro. verso, una liberalizzazio,ne, magari sui generis, delle sue istituzioni e della sua vita civile. Tutto questo è esatto o, almeno, è ragionevole pensare che lo sia. Ma tutto questo non è il risultato inevitabile e automatico del processo di industrializzazione attraversato dalla Russia negli ultimi decenni. Neppure in questo caso, si può ritenere che l'attesa opulenza debba fatalmente caratterizzare il secondo o terzo tempo di una rivo1 luzJone industriale. Tutto ciò è, invece, il frutto di ·un più lungo e sostanziale processo, è la nota originale della storia russa co,ntemporanea. La società russa - tale appare per ora il senso del. processo in corso - si va dimostrando alla lunga più forte della volontà politica co,munista di trasformazio 1ne ìntegrale; essa subisce la pressione del potere politico, si lascia plasmare per più versi, ma nello stesso tempo reagisce, impone certe sue tradizio,ni e certe sue preferenze, dimostra una volta di più che nella storia nessun demiurgo (uomo o chiesa o partito) può pretendere di dettare una sua legge totale. Ed è qui anche il_ clou della polemica con la Cina, non sulla necessità o auspicabilità dell'olocausto nucleare. L'ortodossia cinese - anche se il comunismo di osservanza moscovita preferisce chiudere gli occhi dinanzi alla realtà - non concerne in primo luogo le relazioni con le potenze capitaliste, bensì precisamente il tipo di società comunista da realizzare. I cinesi - e nelle cose che li riguardano essi sono proba- . bilmente i giudici miglio,ri - ritengo·no· più utile, oltre che possibile, l'instaurazione di una società comunista secondo. la fisiono·mia originaria della dottrina; e vedono (non tanto nelle relazioni che essa tende ad avviare col mondo capitalistico·, quanto nella fj.sionomia che essa tende ad assumere) un chiaro fenomeno di re-imborghesimento e, se è lecito dir. così, di ri-occidentalizzazione della società russa. E se 14 Bibliotecaginobianco
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