" Le due società verso l'opulenza promessa od offerta dal sistema capitalistico e dalla società borghese. Una tale opulenza, se fosse accettata, significherebbe per la classe eletta, il proletariato o•peraio, ciò che il biblico piatto di lenticchie significò per Esaù, la fatale rinunzia, cioè, a costituirsi ed operare come promoto·re e realizzatore di una società incomparabil- , \ mente migliore. Inoltre, l'opulenza è .relativa in tal caso soltanto ad alcuni aspetti, e nemmeno dei più importanti, della vita sociale; per il resto essa no11 fa che sanzionare un regime odioso di privilegi, per gli uni, e di inferiorità culturale e materiale, per gli altri, sicché essa finisce con l'agire come un autentico fattore di corruzione po1 litica e morale. L'opulenza capitalistica e borghese trova, tuttavia, nel suo stesso sviluppo, le ragio11i della sua autodistruzione ed è essa stessa a fomentare e ingigantire le contraddizioni del sistema donde nasce. La sua sostituzio.ne con l'opttlenza resa possibile dall'avvento di una società comunista dimostrerà, se pur ve ne fosse bisogno, cl1e dietro una facciata attraente il vecchio sistema nascondeva il marcio e l'oppressio·ne. Anche la posizione comu11ista conclude, qt1indi, all'affermazio,ne dell'opulenza come destino del mondo contemporaneo; solo, che essa rinvia l'epifania di questo destino all'avvenire e 11e costituisce depositari ed esecutori il partito comunista e le sue gerarchie. Fin qui nessuna differenza sussiste tra le varie osservanze co1nuniste. Ma i recenti contrasti russo-cinesi hanno messo l'accento anche su questo problema e ~n po' dovunque l'interpretazione secondo la quale, tra burro e cannoni, i russi propenderebbero per il primo e i cinesi per i secondi, è diventata corrente. Ora, come bisogna interpretare questo orientamento diverso dei due paesi che danno all'ideologia comunista le massime espressioni? Se si trattasse soltanto di dissensi tra paesi che lt1ngo il corso di un'evoluzione sostanzialmente identica - la trasfor1nazione, cioè, di arretrate società agricole in 1noderne società industriali attra,- verso la svolta rivoluzionaria e la dittatura realizzate dal partito comunista - si trovano impegnati in fasi diverse della stessa impresa, è chiaro .che i contrasti perderebbero gran parte della lo1 ro sostanza ideologica e si ridurrebbero ad un mero conflitto politico di potenze aventi interessi diversi. In questo caso, infatti, la posizio,ne attuale della Cina sarebbe ad u11 dipresso quella della Russia intorno al 1930. Uno sforzo di buona volontà da parte del paese che alcuni decenni ·prima ha affrontato difficoltà dello ste~so genere, e niente aff~tto ~inori, dovrebbe consentire di ridurre notevolmente le distanze sul piano ideologico. In fondo, la dottrina dell'accerchiamento capitalistico e il rifiuto di professare una dottrina di coesistenza pacifica no·n impedirono alla Russia di quegli anni di attuare la sua ·trasformazione i11 11 Bibliotecaginobianco .
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