. \ Alfredo Capone libica nessuno può dubitare. Tuttavia, nella motivazione del suo distacco dalla Voce - proprio: laddo·ve Salvemini rivendicava di fronte al cultttralismo vociano un maggior impegno politico - è possibile scorgere la sua fedeltà ad un metodo forte1nente impregnato di intellettualismo 13; e ciò, tra l'altro, in un momento in cui la V9ce stava operando una sua scelta politica. Non era per altro estraneo alla lo•gica del sistema salveminiano che egli accedesse a posizioni « vociane » su certe grandi qt1istioni morali (come ad esempio la critica dei partiti) le quali però trovavano tra i vociani ben precise rispondenze politiche. A proposito dei partiti politici, non c'è dubbio che· la posizio,ne autentica di Salvemini fosse quella espressa nell'esortazione ai democratici disorientati: « rimanete nella vostra chiesa, ma ribellatevi contro il vostro vescovo! »; tuttavia egli scrisse sull'Unità: « quanto durerà il nostro blocco? - noi vorremmo cl1e durasse :fino al momento in cui non sarà più necessario, cioè fino al 1nomento in cui i partiti democratici o si sara11no rin11ovati, o si saranno del tutto sfasciati per dare origine a formazio·ni politiche più sincere, che è anche questa una forma di rinnovamento. Una crisi dei partiti democratici esiste. Noi desideriamo approfondirla, aggravarla, accelerarla e - 11ei limiti delle nostre capacità - illuminarla, aiutando i buoni elementi a sbarazzarsi di ... quegli · altri. Pittrescat ut resurgat » 14 • È noto che al dibattito dell'Unità sui partiti politici partecipò· anche Croce con il famoso articolo ivi pubblicato « Il partito come giudizio e come pregiudizio ». Nel contesto del dibattito unitario l'articolo crociano risulta estremamente prudente 15 ; a fugare del resto possibili equivoci, Croce stesso definì, in esso, come « assai brutte » sia « l'inettezza o la pusillanimità che spinge non pochi a ' farsi parte da se stessi ' a vagheggiare un partito di ' gente onesta ' e ' imparziale', a sfuggire i .contatti con tutti gli aggruppamenti umani storica13 Già allora Amendola rimproverava a Salvemini di non aver capito che « la questione della 'politica' della Voce è sorta non come una opposizione fra serietà e letteratura - ma fra certe tendenze e altre» (op. cit. p. 296). E, più esplicita• mente, così ribatteva alle accuse salveminiane: « Ed allora tu vedi che non si tratta di una opposizione di principio; che tu non hai contro di te la cultura oziosa, etc. etc., ma che vi è una diversità di vedute positive; che insomma il non parlar di Tripoli non significa sfuggire alla questione, ma soltanto prendere di fronte ad essa una posizione diversa da quella che tu credi migliore » (op. ci t., p. 303). 14 G. SALVEMINI, Alla ricerca di una formula, L'Unità, 1913, II, 10, 11, 12, ora in La cultura italiana, op. cit., p. 279. 15 I partiti sono per il Croce, astrazioni; ma « quelle astrazioni hanno dietro di sé qualcosa, e qualche cosa d'importante ... e questo qualcosa sono le istituzioni o abitudini nelle quali si meccanizza la. vita, necessarie alla vita perché il meccanismo è necessario. e, conservando il lavoro compiuto, fa risparmiare fatiche per il futuro»; L'Unità, 1912, I, 17, ora in La cultura italiana, op. cit., 206. 118 B~bliotecaginobianco
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