Nord e Sud - anno X - n. 47 - novembre 1963

Recension,i che la storiografia americana, per merito del Becker, co·mpiva nella stessa direzione. Anche se rimasta in secondo piano rispetto alle vigorose tendenze storicistiche europee, l'opera del Becker, come già abbiamo rilevato, è tutt'altro che inutile; anche se chiusa da limiti che non seppe o non poié superare, tuttavia per la sensibilità verso i problemi politici della sua epoca, per il suo interesse verso i problemi storiografici, per l'impegno etico di cui è sempre animata, essa si colloca s·u t1no spazio molto vasto ed è degna non solo di attenta lettura, ma anche di profonda meditazione. GIROLAMO COTRONEO L' ultimo Moravia Leggendo L'automa (Bompiani, 1963) si riceve a tutta prima l'impressione di trovarsi di fronte ad un'opera minore di Moravia, che nulla aggiunga di nuovo e di notevole alla sua precedente produzione. I/origine stessa del libro autorizza questa prima sommaria valutazione: si tratta, infatti, di una antologia di racconti, parte dei quali lo scrittore è venuto pubblicando negli ultimi anni sulla terza pagina del « Corriere della Sera», racconti racchiusi necessariamente nel giro di poche pagine, che sembrerebbero fornire al lettore· frettoloso non altro che un'ulteriore conferma de]le ben note qualità narrative di Moravia. La vocazione al racconto dell'Autore vi si manifesta ancora una volta nella robustezza e nella i11cisività dello stile, nela capacità di calarsi rapidamente nel cuore di una situazione, svelando l'ipocrisia e la sostanziale meccanicità dei rapporti umani, nella tendenza sempre più scoperta a studiare la psicologia dei personaggi in funzione di un ambiente e di una realtà sociale. Si trova ne L'automa una rassegna dei temi cari all'Autore fin dagli inizi della sua fortunata stagione letteraria, primo fra tutti il motivo paesistico. Ritor~ano certi indimenticabili sfondi urbani de Gli Indifferenti e de La Romana, certi brucianti paesaggi marini dei Racconti. Riappare il tema dell'amore esaminato in tutti i suoi possibili aspetti, da quello del p·uro rapporto sessuale a quello più complesso che si svolge nell'amb,ito del matrimonio. La vita è ancora vista come un gioco del caso, come una strana combinazione di eventi misteriosi e ineluttabili; e l'idea della fatalità che incòmbe sinistramente sulla sorte umana si . collega qui, come in tutti i romanzi di Moravia, al tema della indifferenza, della noia, della aridità. In particolare sul tema della automazione si sofferma l'attenzione del lettore, sia per il voluto accento posto su di esso dallo scrittore nel titolo della raccolta, sia perché in esso è dato scorgere un ulteriore approfondimento di quel tema della indifferenza che costituisce il filo conduttore del99 Bibl.iotecaginobianco

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