Argomenti dei servizi e delle opere pubblicl1e di ·interesse nazionale, interregionale e regionale. Il perseguimento di questa finalità è affidato, in via prov-- visoria, ad un Comitato dei Ministri, presieduto dal Presidente del Consiglio. In vista poi dell'attuazione dell'ordinamento regionale, sono sanciti nello schema i principi fondamentali a cui dovrà ispirarsi la legislazione in materia urbanistica delle regioni a statuto normale. È prevista anzitutto la obbligatoria adozione da parte di ogni Regione di un Piano Regolatore generale del proprio territorio, nel quale dovranno essere indicate le grandi linee dell'assetto del territorio, in rapporto alla programmazione economica. Tale piano avrà valore a tempo inde- , terminato e sarà sottoposto a revisione, di regola, ogni 10 anni. Esso dovrà conf armarsi ai piani ed ai programmi nazionali. Ad un livello inferiore è prevista la formazione di un piano comprensoriale, per ogni comprensorio individuato nel piano regionale. In esso debbono essere, tra l'altro, indicati i comuni tenuti ad adottare il piano regolatore generale. Per gli altri Comuni, il piano comprensoriale vale come piano regolatore generale. Può essere eventualmente anche stabilito per quali corr1uni sia necessaria la adozione dei piani particolareggiati. È da notare che con un sistema di pianificazione come questo, praticamente non una sola porzione di territorio mancherà di piano urbanistico e nel conten1po di tutti i piani urbanistici sarà assicurato il collegamento con il programn1a economico attraverso il piano regionale e le direttive formulate. dal Comitato dei Ministri. Lo scl1ema determina anche analiticamente, con maggiore specificazione di quanto non faccia la legge urbanistica del 1942, il contenuto dei piani urbanistici ai diversi livelli, stabilendo inoltre che essi avranno valore a tempo indeterminato. Il coordinamento tra le previsioni del piano regionale, che è quello avente un ,contenuto più ampiamente economico, ed i piani urbanisticj ai diversi livelli, è affidato ad una conferenza dei servizi, di cui fanno parte i rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche interessate. È da notare che la maggiore novità introdotta dallo schema è costituita dall'art. 23, secondo il quale il Comune promuove D;ell'ambito del piano particolareggiato (o di uello comprensoriale che even- ~- . ---:--=:--·---:--:--=-------- tualmente ne faccia le veci) l'espropriazione di tutte le aree inedificate, comprese quelle facenti parte del patrimonio dello Stato e degli altri / Enti Pubblici; ed inoltre delle aree già utilizzate per costruzioni, se ! l'utilizzazione in atto sia sensibilmente difforme da quella prevista dal j piano particolareggiato. 81 Bibliotecaginòbianco •
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