Enzo Colino zionali, ma piuttosto al cattivo funzionamento del sistema, alla mancanza di possibilità d'incontro ». Le possibilità d'incontro, almeno fra i giovani, si vanno da qualche tempo moltiplicando, e questo fatto dovrebbe indurre i partiti a trarre efficaci conseguenze reciproche. Un incontro piuttosto aperto è avvenuto a Genova nei giorni 23, 24 e 25 maggio. Al convegno internazionale indotto da Nuova Resistenza hanno partecipato anche le associazioni giovanili anfasciste francese (UNEF) inglese (NALSO), po,rtoghese (Giunta Giovanile Patriottica), tedesca (Movimento Cattolico « La Rosa Bianca», Germania Occidentale), spagnola (Fronte Democratico), greca (Gruppo 141) e vi hanno aderito circoli culturali e le federazioni giovanili socialista, socialdemocratica, repubblicana e comt111ista. I lavori hanno preso l'avvio dal tema: « L'impegno den1ocratico dei giovani europei contro l'indifferenza politica e il neofascismo ». La relazione introduttiva di Alberto Scandone, segretario nazionale di Nuova Resistenza, ha confermato l'impegno dei giovani antifascisti europei a isolare i governi antidemocrtici della Spagna e del Portogallo, a battersi affinché venga loro negato l'ingresso nel MEC. « Bisogna propagandare continuamente - ha detto Scandone •- le tristi condizioni di vita dei popoli ancora soggetti a regimi antidemocratici, al fascismo vecchio e nuovo. Bisogna far appello al mondo cattolico· perché si batta ancora per le esigenze di libertà degli uomini che ne sono stati privati. I superstiti regimi fascisti non potranno essere vinti con un'azione graduale ma dovranno essere rovesciati ». Al termine dei lavori i delegati hanno deciso di costituire la Federazione della Nuova Resistenza Europea per lottare contro qualsiasi forma di fascismo e dare nuovi contenuti agli istituti democratici. Ma è giusto sottolineare la partecipazione dell'UNEF al convegno genovese in un momento abbastanza difficile per le organizzazioni giovanili francesi. Infatti, nonostante il fronte dei partiti sia ridotto in condizioni deplorevoli il generale De Gaulle continua ad accanirsi contro le associazioni giovanili che gli resistono, mentre q.ualcuna è frustrata nei tentativi di rinnovamento dal proprio partito. Il caso dell'UEC (Union Etudients Communistes) è un modello esemplare. Nel febbraio scorso a Chatillon sous Bagnoux, durante il sesto convegno, i delegati approvarono, per la prima volta nella stori~ dell'Union, un progra1nma notevolmente contrario alle direttive del PCF (con 302 voti su 372). Ma trascorse poche settimane, il rapporto di Roland Leroy sull'UEC e la nomina di un commissario hanno decisamente limitato quei sintomi di autonomia registrati àurante il congresso e condannato « il tentativo di liberalizzazione promosso dalla élite giovanile ». 84 Bibliotecaginobianco
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