Luigi Ma7.,zillo preoccupazioni crescenti per i responsabili della politica economica in tutti i paesi industrializzati. Alvìn Hansen ha· osservato che nei pros-- simi vent'anni il problen1a più importante di fronte al quale si trovera11no gli Stati Uniti non è né quello dell'inflazione, né quello della disoccupazione: « esso è, io credo, il problema creato dall'impressionante aumento dell'urbanizzazione » 3 • Ed Albert G. Hart ha rilevato, da parte sua, che il problema delle decadi che verranno è quello « ben noto, ma sottovalutato, della congestione » 4 • Le preoccupazioni nei confro11ti degli eccessivi addensamenti urbani sono cominciate, in realtà, da 1nolto tempo. Solo che a condurle sono stati igienisti, politici, sociologi ed urbanisti, i quali hanno rilevato il disordine, l'indece11za e la bruttezza della « megalopoli ». Gli economisti, invece, è solo da poco tempo che si sono resi conto della possibilità cl1e la congestione industriale, al di là di un certo limite, comporti costi insostenibili. Ciò che si è sempre messo· in rilievo da parte degli economisti, infatti, è proprio la circostanza opposta: e cioè che l'addensamento industriale in aree ristrette ( « polarizzazione dello sviluppo· ») permette di sfruttare le economie esterne e di ridure, conseguentemente, i costi. C'è voluto parecchio tempo per rendersi conto che la congestione eccessiva, oltre a gravi sprechi di valori umani, comporta anche gravi sprechi di riccfzezza. La tesi esatta dal punto di vista economico si può così sintetizzare: la polarizzazione è senza dubbio un fenomeno fisiologico del processo di sviluppo; e perciò sana e necessaria, ma solo entro certi limiti. Poiché può avvenire che, al di là di certe di1nensio11i, il « polo » vada assumendo aspetti sempre più cl1iaramente patologici. Nel senso che, mentre il costo sociale del « polo » comincia a salire con un ritmo molto rapido,, i servizi produttivi, che esso è in grado di rendere, o restano stazionari o, addiritturra, co1nincia110 a decrescere. Al limite, si ha, cioè, che « l'incremento del costo sociale prodotto da un nuovo immigrato non è compensato dall'incren1ento di produzione privata che egli permette di ottenere, direttamente o indirettamente » 5 • I segni della « iperpolarizzazio,ne » sono molto numerosi: ridursi o annullarsi delle economie esterne, tendenza delle spese necessarie per accrescere di un'unità il capitale fisso sociale ed il volume dei servizi pubblici a crescere con progressione geometrica e non più aritmetica, carenza di aule scolastiche e di servizi pubblici, polluzione atmosferica 3 COMMITTEE FOR EcoNOMIC DEVELOPMENT, Problems of Vnited States Economie Development, New York, 1958, vol. I. 4 COMMITTEE FOR ECONOMIC DEVELOPMENT, cit. 5 LUCIANO GALLINO, Indagini di sociologia economica, Comunità, Milano 1962, p. 365. 28 Bibliotecaginobianco
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