Aldo M. Sandulli lì dove manchino garanzie giuridiche e, in particolare, garanzie giurisdizionali, i pubblici poteri non riescono a trovare in sé stessi un adeguato freno. Quante volte assistiamo all'inottemperanza non soltanto dei comuni obblighi, ma persino dei giudicati, da parte della pubblica Amministrazione! Quante volte vediamo inosservati, in tutti gli ordin_i e a tutti i livelli dei pubblici poteri, i termini ordinatori, e persin~ quelli perentori! Come possiarr10 dunque contare che, lì dove non esistano altrui posizioni soggettive favorevoli correlate ai doveri dell'Amministrazione, e manchino mezzi giuridici, e in particolare mezzi giurisdizionali, alle regole del diritto venga puntualmente fatto onore? L'esperienza ci dà testimonianza che soltanto dove vi sian.o rimedi giurisdizio11ali - i quali presuppongono, di regola, interessi altrui giuridicamente riconosciuti e contrapposti a quelli dei pubblici poteri - i torti com1nessi da questi ultimi hanno sicura riparazione, sempre che gli interessati ne mettano in modo il meccanisn10. ·un'altra efficiente garanzia di legalità è indubbiamente rappresentata dal riscontro esercitato, d'ufficio, sugli atti del Potere esecutivo, in veste obbiettiva e neutra, dalla Corte dei conti, organo estraneo all'apparato dell'Esecutivo e collocato dai padri del Risorgimento in una posizione di notevole indipendenza. ì~on rappresentano, però, di massima, garanzie altrettanto valide e costanti gli altri controlli, che si esercitano all'interno dello stesso apparato amministrativo, dominato dal potere politico. Ecco perché è il caso di riaffermare che forse il mezzo più idoneo a consolidare le difese della de1nocrazia contro sé stessa sarebbe la realizzazione di un più vasto impiego dell'azione popolare sia correttiva che sostitutiva: forma di democrazia diretta, idonea a mettere i singoli componenti della collettività - e in particolare gli esponenti delle forze più consapevoli di essa - in condizione di far affermare in giudizio quei diritti e doveri dei pubblici poteri che vengano trascurati da questi e che nessun soggetto particolare avrebbe titolo a far affermare a proprio personale vantaggio. Oggi l'azione popolare - questa antichissima espressione di civiltà giuridica - è quasi negletta, anche perché ha contribuito a screditarla il fatto di essere stata impiegata non di rado, in tempi di scarsa educazione civica, come strumento di ricatto. Nella misura in cui essa sarà rivitalizzata e potenziata, si realizzerà una garanzia essenziale per bilanciare l'accentramento nella mano pubblica, e in particolare nella mano di organi ed enti non soggetti al sindacato della Corte dei conti, di compiti operativi e di controllo a un tempo. Al pericolo che l'azione popolare venga adoperata da elementi disonesti unicamente come strumento di ricatto non sarebbe difficile trovare dei rimedi (p. es., stabilendo che nel giudizio civile, 18 Bibliotecaginobianco
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