Enzo Colino ciano l'esistenza del MG. Dopo questo periodo di dissensi assai vivaci, i giovani - sostenuti dal loro organo di stampa ufficiale ( « La Conquista », diretto da Giulio Scarrone), riescono a imporre i propri punti di vista: nel dicembre del 1961, a Reggio Emilia, nasce la nuova Federazione Giovanile Socialista, con statuto autonomo e dirigenti eletti dal congresso che si terrà ogni due anni. Attualmente abbiamo circa sessantamila iscritti. Il tesseramento viene praticato con un rigoroso controllo, accentuato dalle esigenze di garanzia delle correnti interne. Infatti la FGS è articolata in due correnti, la sinistra - che ha conquistato il 60~u dei voti - e la destra autonomista. Domanda: Come avete « provocato» questa situazione? L'obbiettivo è stato raggiunto - s'è visto con quanta fatica - dopo un totale rinnovamento del metodo di lavoro. Il MG mise termine all'attivismo per l'attivismo, tagliò decisamente i rami secchi della sua azione, liquidò la tendenza a esaurire in 1nolti gruppi giovanili tutte le sue energie per la costituzione - ad esempio - della squadretta sportiva che restava poi un fenomeno isolato e trascurabile. Si cominciò, così, ad impostare una politica organizzativa, una politica per lo sport, una politica per il tempo libero, a inquadrare insomma in una visione più ampia anche le attività secondarie del MG... Altro esempio da citare è il rinnovamento della nostra azione nel sindacato. Ci proponiamo di sviluppare le linee di lavoro che la CGIL ha proposto con la Conferenza de11a gioventù lavoratrice: 1) ricondurre ad unità le esperienze di fabbrica dei giovani iscritti alla CGIL, per arrivare a fornire autonomi giudizi e ad esercitare proprie spinte per la elaborazione della politica sindacale delle Camere del Lavoro; 2) promuovere iniziative atte a collegare sul piano concreto le diverse categorie giovanili. In direzione dei giovani studenti si deve partire dal riconoscimento che l'UGI è lo stru1nento per mobilitare le masse studentesche, sia per battaglie che abbiano come obbiettivo l'allarga1nento delle basi locali della scuola, sia per una formazione professionale valida, al livello tecnico e politico, sia per creare la figura sociale dello studente-lavoratore eliminando le barriere di classe che ancora sussistono. Ci siamo preoccupati di far camn1inare parallelamente, sul piano delle lotte del lavoro, l'impegno politico del n1ovimento giovanile in quanto tale con l'impegno che i giovani assumevano sugli stessi problemi nel sindacato e che il sindacato in proprio assumeva verso determinati problemi giovanili. Domanda: Chi sono i giovani che oggi fanno politica all'interno dei partiti? La situazione giovanile risulta complessa e difficile. Non esiste una sola causa, ma mille concomitanti e contraddittorie che andrebbero esaminate una· per una. Queste contraddizioni derivano dal fatto che i giovani sanno di vivere in un'epoca di transizione, in cui tumultuosamente si accavallano avvenimenti sbalorditivi. Forse i giovani avvertono più dei partiti la frattura che esiste tra le prospettive che il progresso tecnico e scientifico apre all'umanità e le strutture con le quali ancora si opera. Nello stesso tempo i giovani non trovano nei partiti dei punti fermi 102 Bibliotecaginobianco
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