La politica di piano per l'agricoltura esen1pio, della Piana di Caiazzo (587.250 lire) dove, invece, la produzione lorda per ettaro è sensibil1nente più basso (562.270). 1.5. - Il divario assume aspetti ancora più marcati se, dall'analisi della produttività, si passa a quella dei redditi personali: la possibilità di ricorrere ad occupazioni e, quindi, a redditi integrativi da parte dei contadini dipende dalle occasioni di lavoro extra-agricolo esistenti. Poicl1é lo sviluppo economico del dodicennio ha accentuato, anziché attenuato, la concentrazione territoriale dell'industrializzazione e dell'espansione dei servizi, è anche aumentata la differenza delle possibilità di lavoro integrativo fra regioni e zone; è, quindi, aumentato il divario fra i redditi complessivi pro-capite, inclusi i redditi integrativi. (Tab. 2). TABELLA 2 DIVARIO DEI REDDITI PERSONALI PRO-CAPITE NEL 1960 Z O N E 1. zone estensive di esodo 2. zone intensive e intermedie di esodo 3. zone assestate di . . o 1mm1gra- • (1) zione In complesso Redditi personali delle famiglie agricole In complesso (miliardi di Lire) Agricoli 1958-60 629 849 1.252 2.730 Integrativi extragricoli (2) 164 337 549 1.050 Totale 793 1.186 1.801 3.780 Per addetto (000 di lire) 366 642 870 622 . Reddito espresso in % del reddito personale delle famiglie non agricole (3) 46 81 110 79 (1) Compresa la montagna alpina che nella tab. 1 è stata inclusa nelle « zone intensive ed intermedie· di esodo» a causa dei notevoli redditi integrativi che l'attività turistica fornisce. (2) Dati rilevati da una valutazione I.N.E.A. - Rivista di Economia Agraria - n. 1, 1963. (3) Rispetto ad un reddito annuo per addetto delle famiglie non agricole di L. 788.000. 1.6. - Questa analisi ci induce a concludere che nessuna programmazione 2 dell'agricoltura potrà avere successo se non po-ne, tra gli 2 V. anche « perché è necessaria la programmazione in agricoltura» in Rivista di Economia Agraria, n. 1, 1963. 73 Bibliot~caginobianco.
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