Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

La politica di piano per l'agricoltura Questo esodo massiccio, mancando un intervento dello Stato per adeguare le strutture produttive, ha assunto veri e propri aspetti patologici, pur consentendo, nonostante la n1inore crescita della produzione, un incremento medio annuo di produttività maggiore di quello del quinquennio precedente. I.3. - L'incremento medio della produttività - salito dal 4,3% del 1950-55 al 5,2% del periodo successivo - è stato più «apparente» che reale; e ciò dipende dal fatto che il carattere emorragico dell'esodo, là dove si è manifestato, ha messo in crisi le strutture produttive, condannandole, nel lungo periodo, a decadere e, quindi, a ridurre il non elevato tasso di crescita della produzione, con una conseguente notevole diminuzione della stessa produttività. Questo aumento, poi, si è 1nanifestato in modo profondamente sq11ilibrato da zona a zona: il che è appunto da attribuire al fatto che l'esodo ha colpito realtà con capacità reattive molto differenti, in dipendenza della loro vicinanza alle aree industriali, del grado di sollecitazione che su di esse può esercitare il generale movimento di espansione economica, della natura· e delle vicende socio-culturali delle loro popolazioni, della rigidità delle varie strutture produttive agricole: rigidità sulla quale gioca spesso un ruolo deter1ninante l'esistenza di talune arcaiche forme contrattuali quali la mezzadria o la colonia • • • pari1ar1a 1n genere. I.4. - Mancando una documentazione approfondita di tali divari, la Commissione Nazionale per la Programmazione Economica ha ritenuto indispensabile compiere al riguardo una particolare ricerca, i cui risultati permettessero di fornire al pubblico potere 11n fondamento razionale di differenziazione e di graduazione del suo intervento e delle sue politiche. La ricerca, nelle sue prime indicazioni, ha distinto tre tipi di zone: zone estensive di esodo, zone intensive o intermedie di esodo, zone assestate o di sviluppo, con scarso esodo o addirittura con immigrazione. Questi divari, già così notevoli nella loro considerazione aggregata (tab. 1), si dimostreranno assai più rilevanti tallorché potranno essere accertati zona per zona o, addirittura, azienda per azienda. I primissimi risultati degli studi predisposti dalla_ Commissione - con r:iferimento alla Campania e alle Marche 1 - mettono, infatti, in evidenza che 1 V. « La disaggregazione della realtà agricola italiana » (titolo provvisorio), studio affidato all'Istituto Nazionale di Economia Agraria e svolto, per l'analisi del territorio nazionale, dal prof. Manlio Rossi Doria e, per l'esperimento di pianificazione regionale (Marche), dal prof. Giuseppe Orlando. 71 Bibliotecaginobianco

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