Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

• Roberto Due.ci La dottrina della partnership lasciava t•uttavia nell'ombra un argomento fondamentale. L'uguaglianza fra i due poli dell'Occidente si estendeva anche alla responsabilità in materia di difesa, e in particolare all'armamento nucleare? E in tal caso, a chi in Europa gli Stati Uniti avrebbero riconosciuto l'esercizio di questa eguale responsabilità: a un Governo europeo o a uno o più singoli Governi in Euro,pa che possedessero o stessero sviluppando un qualche armamento nucleare? Su questo punto Washi11gton ha certo esitato senza arrivare ad una conclusione; ma ci deve essere stata almeno una corrente dell'Amministrazione, se si giudica dal discorso tenuto a Copenaghen in settembre ~ da }icG~rge Bu~dy consigliere speciale del Presidente, favorevole ad ·· incoraggiare l'aSSunzione della responsabilità nucleare da parte di un'Europa unita. Se non si proseguì su questa strada deve essere stato, oltre che per le ragioni che ora esamineremo, per la mancanza di risposta da parte degli europei. De Gaulle e gli inglesi, ciascuno per lo stesso motivo, no-n sapevano che cosa farsene di una forza nucleare europea, desiderando invece sviluppare le loro forze nazionali; e gli altri Europei facevano finta di non aver sentito le proposte di Bundy. Sarebbe stato invece nel ben.inteso interesse di tutti gli Europei se_ la dottrina kennediana della partnership fosse stata accolta da parte dell'Europa non con le solite espressioni di ipocrita approvazione· di principio con cui si rende un formale omaggio al boss, ma come una proposta politica da discutere politicamente tra Europei e Americani. Così non fu, tra l'altro perché l'unico strumento di co·nsultazione politica fra Europei, le riunioni dei Ministri degli Esteri, era stato messo in disuso qualche mese prima nell'inane tentativo- di forzare la mano di De Gaulle nel negoziato inglese; ma sopratutto perché ben ! presto il fallimento della conferenza di Bruxelles cambiava nuovamente i dati del problema. Nel frattempo la_dottrina della partnership subiva una eclissi progressiva in America. La maniera in cui veniva risolta la gravissima crisi di Cuba, dimostrando che gli Stati Uniti godevano ancora della supremazia militare mondiale, rendeva evidentemente Washington meno attenta alla voce degli alleati minori in Europa. E chi p·uò dire quali accordi sono poi veramente stati stretti fra America e URSS al momento della soluzione della crisi, e in che cosa essi avevano effetto sull'Europa? E al di là degli accordi e delle intese, anche non scritti, su quali direttrici la crisi cubana ha messo la politica dei due Grandi Stati? Quali obblighi, in altre parole, ciascuno dei due Grandi Stati crede di avere verso l'altro per assicurare la continiiazio,ne della tregua? È compreso fra essi quello di opporsi a che gli alleati minori di ciascun 40 Bibliotecaginobianco _

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