Francesco Co,npagna e Indro Montanelli tradito un po' la loro missione nel non denunziare a tempo, nel non stigmatizzare certi affioramenti di razzismo che si sono avuti. Debbo dire, però, che le cose cambiano rnolto da città a città. Questa è una accusa che si può, si deve fare a Torino, e anche a Genova; è un po' più difficile farla a Miìano, dove di razzismo non mi pare proprio che si possa parlare. Non so, immagino che qui certe cose siano· arrivate un po' distorte, un po' caricaturate, perché vivendo in quella città come io ci ho vissuto a lungo 110n si ha l'impressio,ne di attriti che non possano essere agevolmente compensati. Milano assorbe, Milano è una città accogliente, è una città. Mentre le altre due non sono· città, appunto perché non assorbono, Milano è una metropoli, perché rende tutto metropolitano. Ha lo sto111aco forte, insomma. Non potrei dire, almeno secondo la mia esperienza, che a Milano ci sia 11n antimeridio·nalismo diffuso: questo 110. Sì, va bene, hanno coniato la parola « terrone », n1a è una parola che i n1ilanesi dico110 ridendo, la dicono così, bonariamente. D'altra parte, come avremmo potuto noi intellettuali del Nord, o perlomeno abitanti nel Nord, corr1battere un antimeridionalismo che era molto difficile che affiorasse i11 documenti ufficiali e nella stampa? Del resto, pensate, per esempio, al giornale in cui lavoro io, « Il Corriere della Sera », che è un po' lo specchio, si dice, dell'opinione pubblica milanese: il direttore amministrativo del « Corriere della Sera » è un avvocato di Taranto, il direttore politico è di Giarre, in Sicilia, il redattore-capo è di Avellino. Era un po' difficile fare dell'antimeridionalismo in un giornale simile, anche avendone voglia. Questo è già un aspetto del problema meridionale. È vero, però, che nessuno si è preocc·upato di spiegare chiaramente ai settentrionali il bisticcio in cui cadevano. Come Compagna ha detto, secondo una certa opinione settentrionale, il Sud dovrebbe essere la terra degli ortofrutticoli, di un po' di turismo e poi una specie di Nigeria bianca dove venire ad attingere degli schiavi e portarli al Nord. Ma allora, se è così, non ci si può lamentare della immigrazione. È appunto perché non vogliamo questo, che cerchiamo l'industrializzazione del Sud. Bastava spiegare questo. E questo, però, almeno a Milano, è stato spiegato e la gente ha ora capito, credo. Quindi, siccome il tema di questo dibattito è un « processo al t.Jord », e siccome i processi si chiudono con i verdetti, a noi sembra che, se voi siete consenzienti, il Nord, e Milano in particolare, potrebbe anche in prima istanza essere assolto, salvo, però, ad aprire un processo di seconda istanza ove a suo carico il prossimo futuro ci desse modo di raccogliere altri elementi. Direttore Responsabile: F. Compagna - S12gr. i.led.: R. Cappa - Red. capo: E. Mazzetti. Tipografia « La Buona Stampa » - Via Ron1a 424, Napoli - Spedizione in abbonamento postale, Gruppo III - Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 gennaio 1960. Printed in Italy - Tutti i diritti di proprietà letteraria ed art. riservati Bibliotecaginobianco
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