Processo al Nord motori della vita del paese. Quindi, dicevo, vi sono studiosi autorevoli che hanno dimostrato questo, hanno dimostrato come il Mezzogiorno può essere industrializzato e deve essere industrializzato; vi sono studiosi che l'hanno dimostrato e uomini dell'industria (come Faina e Bassetti) che l'hanno capito. E a mio giudizio costoro sono stati più convincenti di quanto non lo siano stati quegli altri, i De Biasi ed i Corbino, che hanno indicato per il Mezzogiorno la strada dell'agricoltura, del turismo, ,, dell'emigrazio·ne come alternativa e non come soluzione complementare rispetto a quella dell'industrializzazione. \ Ma, a questo punto, voi naturalmente potreste domandarmi: perché queste tradizio,nali classi dirigenti del Mezzogiorno - nei confronti delle quali conduciamo con tanto accanimento, i miei amici ed io, una certa polemica - so·no rimaste le stesse, perché non si sono ringiovanite, perché non si sono sapute sintonizzare ai nuovi compiti ed alle nuove esperienze? Anche a questo proposito - mi pare di avere già avuto occasione di dirlo - la risposta c'è, e può essere ben fondata su dati certi, facilmente constatabili. Vedete, nel Mezzogiorno, la generazione alla quale appartengo, la generazione che oggi ha quarant'anni e che dovrebbe assumere oramai certe responsabilità nell'esercizio del potere, che dovrebbe dare il cambio, per così dire, alle generazioni più anziane, è stata impoverita da una emigrazione terribilmente selettiva. E come sempre avviene quando c'è una emigrazione · terribilmente selettiva di forze intellettuali, salvo eccezioni, beninteso, sono partiti i migliori e sono rimasti i peggiori. Ebbene, il pericolo che deriva da questo stato delle cose, noi dobbiamo avere il coraggio di guardarlo in faccia. Perché molti forse non se ne sono accorti, ma quanti di noi, se si guardano intorno, devono constatare di non avere più un compagno di scuola che sia rimasto a Napoli? Questo significa che il Mezzogiorno rischia di trasformarsi in una fattsc~nte gerontocrazia : in queste condizioni non è ragionevole pensare che noi si , possa· veramente portare avanti il processo di industrializzazione e di sviluppo senza congrui apporti dal Nord; non soltanto di capitali, ma anche e soprattutto di quadri. È assolutamente necessaria una compensazione. Per carità, non facciamo il discorso che ogni tanto si sente fare, solitamente e specialmente a Napoli, quando si vuol chiamare dal Nord qualcuno per assolvere una funzi9.ne dirigente nel Sud! .Allora c'è chi fa mostra di scandalizzarsi ed esclama con retorica indignazione: « forse che a Napoli non ci sono uomini? » No, a Napoli non ci sono più uo,mini, almeno per la mia generazione non ci sono più uomini, e così in tutto il Mezzogiorno. Dicevo, dunque, che è assolutamente necessaria una compensazione 253 B·biiotecaginobianeo I
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