Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Paesi e città Sotto il secondo profilo, in ordine, cioè, alla integrazione della Provincia in un più vasto ambito territoriale, viene sottolineata particolarmente la esigenza di realizzare adeguati collegamenti in funzione del sistema di aree industriali della regione laziale, specialmente con la direttrice di sviluppo segnata dalla Valle del Sacco nella vicina Provincia di Frosinone. Più in generale, la funzione della Provincia di Latina viene « prospettata » non soltanto in un ambito regionale, ma nel più vasto quadro di quella che potremmo definire la « città-regione Roma-Napoli ». Tale entità geo-economica risulta caratterizzata, sulla base delle direttrici di sviluppo delineate dallo studio, da due poli urbani e da due gra11di assi viari, lungo l'Autostrada del Sole e lungo la fascia litoranea, tra loro collegati; mentre il secondo asse si presenta prevalentemente come un « sistema interno », l'autostrada si trova ad assolvere anche una funzione di più largo raggio : quella di proiezione della economia del Settentrione, del Centro e della Capitale verso il Mezzogiorno. Per quanto riguarda il sistema degli insediamenti, si può osservare che esso si presenta più discontinuo e disarticolato lungo l'asse costituito dall'Autostrada del Sole, mentre risulta caratterizzato da una maggiore continuità lungo la fascia litoranea. È in questo sistema di insediamenti che trovano precisa configurazione quattro « sub-poli » : da una parte, appunto, l'area di Latina e quella di Caserta, che vengono a costituire i punti di forza e di raccolta delle localizzazioni produttive e delle direttrici di espansione di Ro1na verso il Sud e di Napoli verso il Nord, mediate dal continuum di insediamenti Gaeta-Formia; e, dalf'altra, Civitavecchia e Salerno, che costituiscono i « sub-poli » esterni. In questo quadro, evidentemente, muovendo dalla problematica di integrazione territoriale aperta dallo studio, andrebbero organicamente sistemati i diversi strumenti istituzionali operanti o in via di esserlo: Piano Territoriale di Coordinamento del Lazio e Piano Campano, piani regolatori di Roma e di Napoli, piani delle aree e dei nuclei di sviluppo industriale, leggi speciali; insieme, naturalmente, con i nuovi strumenti istituzionali previsti dal progetto di legge urbanistica del Ministro Sullo. *** Per concludere si\, .possono fare alcune considerazioni collaterali, di un duplice ordine, che riguardano l'impostazione metodologica dello studio. Il primo ordine di considerazioni, di carattere indubbiamente mar157 Bibliotecaginobianco

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