Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Antonino I zzo Nella provincia di Salerno qualcosa si è mosso solo da quando il capoluogo ha cominciato a muoversi, superando: le difficoltà cui abbiamo fatto cenno innanzi mediante una coraggiosa politica di assunzione di rischi e di responsabilità adottata dal comune di Salerno. In tal modo hanno potuto realizzarsi alcune iniziative suscettibili di positivi risultati sull'ulteriore sviluppo dell'area. Tra queste emergono alcune di notevole importanza nel settore alimentare, in quello dell'abbigliamento·, nel settore metallurgico e meccanico, dei materiali da costruzione, ecc .. Lo stacco con la situazione notata precedentemente è dato dalla considerazione che solo nove delibere, concernenti per la maggioranza il capoluogo di -Provincia, hanno riguardato investimenti unitari me·di di 800 milioni di lire, comportanti un rapporto per addetto ipotizzato di 3.800.000 lire. Le iniziative in corso di realizzazione a Salerno nel momento attuale (tra le quali la Pennitalia per una produzio-ne di vetro in lastre che oscillerà intorno al 40% dell'attuale consumo nazionale, della « IdealStandard » della Landis e G., di alcuni gruppi americani e italiani· interessati ai settori metallurgico, meccanico e alimentare) lasciano ritenere che entro i prossimi 3 · anni si creeranno, nell'ambito del solo . comune di Salerno, almeno 15.000 posti di lavoro industriale. Ciò avrà ripercussioni notevoli sulla industrializzazione e sullo sviluppo della intera fascia che da Salerno conduce al Sele, inducendo modifiche strutturali di fondo sia negli insediamenti urbanistici ed industriali di tipo tradizionale, sia nei rapporti tra industria (e sopratutto mano d.'opera industriale) e agricoltura (e sopratutto m_ano d'opera agricola). È prep·arata l'area per assorbire senza cedimenti e senza rischi il contraccolpo del meccanismo ormai avviato? Ed è in grado Salerno, come Caserta, di svilupparsi in una certa direzione, secondo· certe caratteristiche, secondo certe esigenze non coordinate in un programma preciso ed unitario che tenga conto della realtà di Napoli e· della provincia di Napoli? E cl1e sopratutto tenga conto della funzione di co,ndizionamento che Napoli svolge e che necessariamente deve svolgere nello sviluppo della Campania e del Mezzogiorno? 6. - Intanto, fino al 1961, Napoli e provincia hanno beneficiato di 1.194 delibere di finanziamento per un importo complessivo, come abbiamo visto, di 86.365 milioni a fronte di 150.190 milioni di investimenti ipotizzanti 65.830. unità lavorative. I due terzi del totale dei finanziamenti ed il 70~1>degli investimenti effettuati in Campania si sono concentrati, quindi, a Napoli e nella provincia di Napoli. Ma c'è di più: le èifre sopra ricordate rappresentano il 18% dei finanziamenti 134 Bibliotecaginobianco I I \ I

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