Nord e Sud - anno X - n. 41 - maggio 1963

Editoriale arma di ricatto e di speculazione - odiosa. e stupida arma, certamente - alla destra e ai circoli democristiani non allineati o decisamente avversi al centro-sinistra. Su questi punti è inutile farsi illusioni, checché da destra si andr~ predicando di « ritorno alla ragione » e da sinistra di " decisivo " successo comunista. Anche per questo il centro-sinistra deve, quindi, resistere. Il centro-sinistra non è stato e non può essere una coalizione ai fini elettorali, e nemmeno uno schieramento parlamentare inteso a tenere nelle proprie mani una precaria amministrazione della cosa pubblica. Esso voleva essere, e deve essere, una svolta storica nello sviluppo politico e civile del nostro paese. Esso può andare fiero delle realizzazioni attuate o preparate in un solo anno di vita. Nulla di più ingeneroso, da questo punto di vista, dell'acre polemica comunista. Ma nulla, anche, di meno intelligente ed ittile delle incertezze ostentate dai democristiani (e, in misura minore, dai socialisti) durante la campagna elettorale, delle scuse (vien fatto di dire) presentate dai democristiani per quanto si era fatto e della promessa di non .far nulla di ... peggio per il futuro, così come della svalutazione (vien fatto ancora di dire) operata dai socialisti, negli ultimi mesi precedenti le elezioni, rispetto all' efficacia e alla consistenza della politica sviluppata dal governo di centrosinistra. I risultati elettorali stanno lì a dimostrarlo. Dopo tutto, non è un caso che i soli partiti del centro-sitiistra che abbiano ricevuto un premio, relativamente parlando, dall'elettorato siano stati il socialdemocratico e il repubblicano: i soli che sul tema del centro-sinistra si siano impegnati a fondo e bruciando i ponti alle spalle. Ed è naturale, perché una politica come quella di centro-sinistra richiede che si adotti il linguaggio franco delle grandi lotte e dei grandi momenti della vita politica, non già le calcolate reticenze degli indecisi, dei timorosi, dei furbi. Il centro-sinistra non potrebbe, d'altronde, né resistere nell'attuale difficile momento, né durare, se tutti coloro che ne sono responsabili non mantengono i nervi a posto. Ci appelliamo perciò al senso di responsabilità dei leaders politici che devono tenere unita la maggioranza perché gli strascichi polemici della campagna elettorale non abbiano a compromettere ciò che i risultati non hanno affatto compromesso. I preoccupanti accenni di interne polemiche e divisioni devono essere sedati sul nascere, e tutti i buoni democratici debbono cooperare a un tale effetto. All'indoma11i delle elezioni il centro-sinistra rappresenta ancora l'unica formula politica che apra al paese prospettive realistiche di sviluppo e di consolidamento den1ocratico; ma è bert facile prevedere che il ritorno offensivo della destra non si farà attendere. La destra 4 Bibliotecaginobianco

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