Nord e Sud - anno X - n. 41 - maggio 1963

Note della Redazione La repubblica dei partiti Crediamo di non dire nulla di avventuroso o di molto originale aff ermando che negli ultimi vent'anni la scienza politica italiana è andata avant_i con molte generalizzazioni e con poche, anzi pochissime ricerche concrete. Ci siamo serviti spessissisrno dei risultati di indagini straniere (inglesi, francesi e soprattutto americane), di conclusioni raggiunte attraverso lo studio di esperienze che supponevamo simili a quella italiana; oppure abbiamo spregiudicatamente utilizzato i dati di un'esperienza italiana piuttosto vissuta direttamente che analizzata col necessario distacco. E non è difficile immaginare quale rigore potessero avere discorsi, analisi, previsioni, fondate su queste basi. Non si vuol dire con ciò che ricerche scientifiche non ve ne siano state affatto, in Italia dal 1945 ad oggi; e neppure si vogliono sottovalutare i servizi, sovente assai importanti che per questa parte ha potuto rendere il 1;iornalismo. Diciamolo francamente: l'osservatore attento e scaltrito è riuscito in passato a ricavare dalle inchieste di buoni giornalisti 1nolte informazioni sulla situazione reale del paese, sui partiti, sui gruppi di pressione, sui trends di opinione; e giova aggiungere che si trattava spesso di informazioni più serie e più istruttive di quelle che si possono trovare in molte pagine dei sociologi di professione. Tutto questo, però, non altera molto il quadro che si è sommariamente accennato, che è un quadro nel quale i vuoti dominano sulle poche chiazze di colore. E la conseguenza è stata e non poteva non essere una singolare approssimazione delle conclusioni ed anche un'incertezza notevole dei concetti che si assumevano come guida delle analisi particolari e finalmente un costante impoverimento della stessa polemica politica. Per tutto questo non si può non salutare con grandissima soddisfazione la vasta indagine sul Parlamento italiano dal 1946 al 1963 che un 1;ruppo di studiosi fiorentini ( tra i quali occorre ricordare innanzi a tutti Giovanni Sartori, che l'ha diretta, e poi Somogyi, Lotti e Predieri) ha condotto a termine con rigore estremo e con ammirevole cautela; e che le Edizioni Scientifiche Italiane hanno stan1pato in una loro già apprezzata collana di studi politici, "La società n1oderna" e con un corredo di elaborazioni statistiche e di grafici che costituisce da solo un notevole sforzo editoriale. Questa impresa diretta da Sartori è tra le prime che si compiano in Italia; ed è la prima nella quale le strutture parlamentari del nostro paese siano analizzate con completezza e severa applicazione scientifica, da ogni punto di vista: da quello della produzione legislativa (e le pa1;ine che Predieri ha dettato per questa parte sono, oltre che interessanti ed istruttive, piene di spunti assai fecondi), come dagli altri del reclutamento del personale parlamentare, della sua provenienza, dei suoi rapporti coi partiti e della sua funzione come parte della classe dirigente del paese. Talché ormai non si potrà prescindere da questo volun1e quando si vorrà fare un discorso serio non solo sul Parlamento e sulla sua attività, ma anche su altre importantissin1e questioni della vita pubblica del nostro paese. 42 Bioliotecaginobianco

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