Note della Redazione ricchezza e chiarezza di argomenti ciò che si deve dimostrare quando si discute delle ragioni che militano a favo re di una legge urbanistica come quella proposta dagli esperti ed applaudita dagli urb:anistici italiani nel recente Congresso di Milano. Probabilmente le preoccupazioni di Moro hanno indotto poi anche Sullo a non portare avanti la polemica e quindi a subire l'offensiva della destra. E ci sembra doveroso, a questo proposito, rilevare che una giusta reazione alla " niessa a punto ufficiosa " con cui la DC dava l'impressione di cedere alla "speculazione elettorale" della destra è stata quella di Giacomo Ghirardo sul "A1.attino ": le « finalità della legge urbanistica non sono state ricordate dalla messa a punto ufficiosa della DC e perciò le ricordiamo noi, augurandoci che chi può farlo con l'autorità che noi non abbiamo non ritardi di ovviare alla sconcertante lacuna di una messa a punto ufficiosa ». Ma nessuno l'ha fatto, onde l'ùnpressione di un cedimento grave della DC risultava confermata. Tutto questo, però, non significa che la legge urbanistica è uscita liquidata e che le destre hanno vinto la battaglia che hanno ingaggiato non a tutela della proprietà privata, 1na della speculazione edilizia. Finora effettivamente della legge urbanistica si era parlato solo fra gli esperti che l'avevano preparata (e che non erano soltanto, come si è detto architetti e urbanisti, ma anche e soprattutto giuristi, Guarino e Giannini, Benvenuti e Rubino, tanto per fare i nomi che non sono stati fatti da chi voleva dimostrare l'antigiuridicità del progetto e addossarne la colpa agli urbanisti e ai politici), fra le categorie che vi erano più direttamente interessate, fra coloro che contavano sulla legge e coloro che l'avversavano, ma sempre in attesa che essa, quando fosse pervenuta sul tavolo del governo, desse luogo a una più ampia discussione nel paese. Adesso questa discussione è aperta e vi sono forze politiche responsabili (anche in seno alla DC, naturalmente) .. disposte a discutere tutti gli emendamenti che si vogliono proporre, ma risolute a battersi contro ogni e1nendamento che mirasse a provocare uno svuotamento anche parziale di una legge da cui dipende se riusciremo a salvare ciò che è ancora salvabile delle città italiane. La destra, dunque, si è caratterizzata con la difesa di Bonomi e l'attacco alla legge urbanistica. La DC ha dovuto difendere Bono mi e non ha voluto ~ compromettersi con la legge urbanistica. Ma all'indomani delle elezioni la questione di Bonomi dovrà essere riproposta nei terniini in cui l'ha proposta Rossi Daria e la questione della legge urbanistica nei ter1nini in cui è stata interpretata dal Congresso urbanistico di Nlilano. Le forze della sinistra democratica, cattolica e laica, potranno allora far leva su due punti molto precisi e concreti per dare un effettivo contenuto al centro-sinistra. L'altro punto, poi, sarà quello della programmazione (ma di questo ci occuperemo nel prossimo numero). Perché, dopo le elezioni, è presumibile, non sarà tanto questione di rovesciamento del centro-sinistra, ché il tentativo di rovesciamento guidato da Malagodi in sede elettorale non è riuscito; e non sarà neanche questione di centro-sinistra "pulito" cui certo non si presterebbe l'on. Sa39 Bibliotecaginobianco
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