Nord e Sud - anno X - n. 41 - maggio 1963

Note della Redazione nostra politica agraria; e che tale " discussione " avrà come risultato di chiarire a tutti, ove questo non sia già avvenuto, che la Federconsorzi è diventata la palla di piombo anche per il piede della Democrazia Cristiana, dal punto di vista politico se non anche dal punto di vista elettorale. '"~itratta, cioè, di un problema che la Democrazia Cristiana può essere costretta a eludere nel periodo elettorale, ma non può _più evitare di porsi in modo definitivo negli anni della IV Legislatura, non diversamente da come ha dovuto porsi altri problemi più o meno affini nel corso degli anni della III Legislatura. E così Bonomi potrebbe fare la fine di Gedda, rimpianto solo dal cardinale Ottaviani e da Panfilo Gentile, il quale - sul "Corriere della Sera", che ha tanto insistito in questi ultinii tempi sulla corruzione e sul lassismo amministrativo che corrodono l'impalcatura stessa dello Stato - ha scritto che ogni accusa contro l'on. Bonomi è "grosolana e calunniosa" e che un uo1no tanto benemerito "non ha bisogno di essere difeso" in quanto " si difende benissimo da sé ". Noi almeno ci auguriamo questo, che Bonomi sia progressivamente accantonato come lo è stato Gedda, e ci auguriamo che gli altri partiti della maggioranza di centro-sinistra, ove questa risulti confermata dopo il 28 aprile, sappiano invitare la DC a rendersi conto della necessità, per lei stessa e per tutti, di tagliare energicamente questa sezione infetta, o che ha l'aria di essere infetta, del tessuto politico italiano in generale e di quella parte di esso che è più vicina alla DC in particolare. Il che significa che dovranno agire con fermezza e con discrezione in pari tempo. Se nella prima fase della campagna elettorale si è parlato molto della Federconsorzi, nella seconda fase si è parlato di più della legge urbanistica. L'offensiva contro questa legge è stata scatenata dalle destre, con una demagogia che ha visto i liberali all'altezza del MSI; ma anche an1bienti moderati hanno partecipato all'offensiva, cercando di cogliere l'occasione per indurre la DC a sconfessare la legge preparata da una commissione nominata dall'on. Sullo e non ancora presentata al Parla1nento (c'è stata in questo senso una presa di posizione de." Il Messaggero" e Ferdinando De Fenizio in un suo articolo sulla "Stampa" ha cercato di lanciare anche lui una freccia avvelenata contro l'avversatissimo disegno di legge, in tema di urbanistica, che porta il nome dell' on. Sullo). I democristiani, terrorizzati di perdere voti a destra, e lo stesso on. Sullo, fatto oggetto di un vero e proprio bombardamento polemico, hanno vacillato. Se non proprio sconfessato, il disegno di legge è stato messo a disposizione, per così dire, ai fini di emendamenti e svuotamenti. E questo quando, inv·ece, si sarebbe dovuta accettare la battaglia e dimostrare - cosa non difficile - a quali interessi generali - finora 1nortificati dagli speculatori - deve assicurare una tutela la legge urbanistica; e come il solo modo di assicurare questa tutela sia quello di rendere indifferente il proprietario del suolo alla destinazione di esso. Del resto, l'on. Sullo, in una intervista concessa al " Mattino ", aveva appunto accettato la battaglia e aveva dimostrato con 38 Bibliotecaginobianco

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