Nord e Sud - anno X - n. 41 - maggio 1963

NOTE DELLA REDAZIONE Federconsorzi e legge urbanistica La campagna elettorale è stata inutilmente lunga, troppo lunga, come hanno giustamente rilevato Luigi Salvatorelli e "Il Mondo". Inoltre è stata condotta da alcune forze politiche (e in particolare dalla DC) con la preoc~ cupazione dominante di trovare un linguaggio nuovo, convincente o rassicurante o invitante: pubblicitario, si potrebbe dire, ed è stato detto. Di qui una tendenza ad eludere le gravi questioni politiche o quanto meno a subordinarle nei confronti di formule e slogans da persuasori occulti; di qui, cioè, una degradazione dell'" appello agli elettori". Il quale avrebbe dovuto essere, questa volta più che mai, fondato su articolate proposizioni politiche per adulti; e si è andato, invece, scioccamente uniforn1ando ad esigenze astratte di " facilità ", onde un suo progressivo ed irritante svuotamento di contenuto civile. Ciononostante ci sembra che due grosse questioni emergano dalla campagna elettorale con un risalto maggiore di quanto 110n ne avessero prima: la questione della Federconsorzi e la questione della legge urbanistica. Sono questioni, cioè, che dopo quanto si è detto a pro_posito di esse nella campagna elettorale non possono essere più eluse. Per quanto riguarda la Federconsorzi può essere anche vero che i comunisti vi abbiano imbastito una "speculazione" di carattere elettorale; ma resterebbe il fatto che l'hanno potuta imbastire e che certe accuse sono sembrate convincenti o per lo meno non sono state confutate co·n argomenti convincenti. La DC si è limitata sopratutto a fare muro in difesa di Bono mi per comprensibili ragioni elettorali, a denunciare lo " stile " dei comunisti e a dichiarare che tutto quanto veniva affermato da Paietta alla TV era falso; ma non ha spiegato perché era falso, né perché Bonomi e la Federconsorzi non potevano e non dovevano essere discussi. E quello che resta, al di là della " speculazione " del PCI e del rifiuto della DC a discutere la politica ed i bilanci della Federconsorzi, è tutto ciò che ha scritto in proposito Rossi Daria per la Commissione Parlamentare d'inchiesta sui limiti alla concorrenza. Opportunamente Rossi Daria ha pubblicato in un volume (Rapporto sulla Federconsorzi, Laterza) la memoria da lui presentata alla Commissione parlamentare il 20 dicembre 1962 e altri documenti connessi alla vicenda di questa niemoria, una vicenda che è stata certo amplificata dalla coincidenza di essa con la campagna elettorale (ed è un bene che sia stata amplificata}, ma che è nata dal contributo che un libero cittadino, che è un libero studioso, ha potuto e ha voluto dare ai lavori del Parlamento. Ed è presumibile che da questo contributo derivi finalmente, una volta che saranno evaporati i fumi della campagna elettorale, una " discussione civile " sui temi della 37 Bibliotecaginobianco

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