Nord e Sud - anno X - n. 41 - maggio 1963

Programmazione e consumi economica solo nel limite dell'aumento delle quantità prodotte. Questa limitazione non è sempre necessaria. Se l'Italia, ad esempio, dovesse porsi anche degli obiettivi di trasformazione regionale della struttura produttiva, quella restrizione al raggio di programmazione dovrebbe corrispondentemente ampliarsi. Restringere in tal modo la programmazione è, però, la via più semplic~, ed assicura che non si perda, nel tentativo di ordinare a certi scopi l'attività economica, ciò che si è già raggiunto in termini di capitale investito. In altre parole, si vuole - limitandola allo sviluppo - che la programmazione non comporti, per la comunità, la perdita di linee di produzione già in funzione. J Poiché d'altra parte si programma per il lungo periodo, le strutture,, iniziali del consumo e della produzione saranno, al passar del tempo, progressivamente meno importanti. Ammesso che sia stato definito il raggio della progra1nmazione dei consumi, il risultante vettore dei consumi finali dovrà essere immesso in una matrice delle relazioni interindustriali. Sulla base delle tecniche di produzione in uso al momento iniziale, la sostituzione del vettore dei consumi valido al momento iniziale con quello scelto dal programmatore apporta una serie di variazioni nella struttura dell'investi- .mento (e, perciò, della produzione). Lo Stato, attraverso gli strumenti a sua disposizione, cercl1erà di agire sulla struttura dell'investimento per ottenere un vettore dei consumi finali corrispondente a quello scelto dal programmatore. Se il complesso degli strumenti disponibili non sarà sufficiente ad ottenere la desiderata variazione nella direzione degli iJ.1vestimenti, lo Stato ne dovrà creare, o dovrà appropriarsene, di • nU0 1 Vl. Tratteggiata, così, la logica cl1e sta alla base del metodo di programmazione dei consumi, verranno qui di seguito esaminati alcuni dei principali proble1ni che si pongono al programmatore allorché egli tenta di costruire un metodo capace di funzionare nella realtà. CONSUMO E INVESTIMENTI Quale che sia il raggio di programmazione dei consumi e il deside• rato bilancio dei consumatori, resta aperto il problema di come trattare il consumo totale. Poiché il consumo totale, nel tempo, varia in funzione del raggio di programmazione, della desiderata composizione dei consumi, dell'ammontare e della composizione degli investimenti, e poiché q1.1este quantità variano a loro volta in funzione del consumo totale, si presenterà al programmatore un problema di compatibilità tra premesse e risultati. Un ulteriore problema di compatibilità nasce 25 Bibliotecaginobianco

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