Beard e l'interpretazio11e economica della Costituzione americana si è già osservato, largamente riconosciuto (e se tutti coloro che avevano diritto a votare nel 1788 non votarono, ciò non fu dovuto certo a limitazioni). La società americana era una società nella quale non esisteva affatto la lotta di classe. Il libro di Brown è forse di difficile lettura, ma è solidamente documentato e seriamente pensato: eppure, vi è in esso qualcosa che non convince e che lascia perplessi e che sollecita, a volte, delle forti riserve. L'autore l1a voluto dimostrare troppo ed ha finito, in sostanza, col contrapporre all'interpretazione economica di Beard una sua propria interpretazione altrettanto econon1icistica. La Costituzione appare nella sua opera il « documento eco11omico » di una classe media proprietaria di terre, natural1nente attaccata alla sua ricchezza e ad un certo tipo di vita e di società, la cui ideologia si rifletterebbe appunto nell'opera dei costituenti di Filadelfia. In conseguenza, la vivace polemica di Brown contro il determinismo di Beard fallisce il bersaglio; ed anzi, per questo rispetto e per ·paradossale che possa parere una tale conclusione, la sua ricerca è profondamente simile a quella di Beard! Ma, forse, l'osservazione più importante da fare è un'altra: che, cioè, malgrado la sua insistenza sull'omogeneità della società americana degli ultimi decenni del secolo decimottavo, Brown non riesce a suggerire un'interpretazione del processo storico che portò alla Costituzione di Filadelfia alternativa a quella di Beard. Perché gli uomini riuniti a Filadelfia nel 1787 decisero di andare oltre il loro mandato e, dopo , approfonditi dibattiti e difficili discussioni e laboriosi compromessi, diedero vita ad una 11uova Costituzione, che sostituiva il principio del vincolo federale al vecchio legame della confederazione? E cosa significava veramente, al di là dei nuovi meccanismi istituzionali cui essa dava vita, questa Costituzione? A meno che non ci si accontenti dell'altra interpretazio11e econo1nica a cui si è accennato, una risposta a queste domande si cercherebbe invano nel libro di Brown: e per quanto l'intenzione originaria dell'autore fosse soltanto quella di dimostrare l'infondatezza di tesi che per più decenni erano state considerate alla stregua di verità rivelate, l'assenza di una nuova interpretazione dell'opera politica e costituzionale compiuta a Filadelfia resta una deficienza grave del libro. Appunto il tentativo di suggerire un'altra interpretazione del processo storico che portò alla Costituzione del 1787 caratterizza l'opera di Forrest McDonald, We The People, pubblicata nel 1958, ma, in realtà, lavorata contemporaneamente al libro di Brown. Anche McDonald muoveva da un'esame minuto delle fonda1nenta della tesi di Beard, ripercorrendo criticamente lo stesso cammino .che questi aveva percorso 123 ibiiotecaginobianeo
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