• Cronaca Libraria Alla solida, se pur complessa, struttura unitaria del saggio si aggiunge una estrema ricchezza di spunti e di intuizioni interessanti e vivaci; e - ciò che non è abituale in lavori del genere - una grande chiarezza di esposizione. F. R. STORIA GIUSEPPE Russo: Il Cardinale Sisto Riario Sforza e l'Unità d'Italia - Settembre 1860 - Luglio 1861. Napoli, 1962. Giuseppe Russo ha dedicato un breve saggio al Card. Sisto Riario Sforza e ai suoi atteggiamenti al compiersi dell'unità italiana tra il settembre 1860 e il luglio 1861. L'autore guarda al suo personaggio con la più viva simpatia. A suo parere il cardinale (cfr. p. 57) fu « tra coloro che intravidero i tempi nuovi e che cercarono, nel rispetto reciproco e nel riconoscimento delle proprie funzioni ed essenze, di giungere prima ad un onorevole modus vivendi e poi ad una pacificazione tra la Chiesa e la nascente nuova Italia ». A noi sembra che questa presentazione sia un po' troppo favorevole al vecchio prelato, tanto più che essa è accompagnata dal rilievo che « i governi del primo quinquennio dello Stato italiano agirono più spesso in base alla ragione di Stato ed alle ideologie dominanti; non sempre moralmente ortodosse » (ibidem). In questa che vorrebbe essere la conclusione dello studio del Russo, noi avvertiamo una certa intrusione di moralismo e (anche) di partigianeria. In realtà l'alto prelato napoletano, se non fu un fedele borbonico (e da questo punto di vista ha ragione il Russo procedendo alle precisazioni di p. 18 segg.), era però certamente chiuso, e ----4 ben si deve dire -- reazionariamente chiuso, alle istanze liberali di cui il movimento unitario italiano era portatore: e da questo secondo punto di vista non ci pare che il Russo distingua a sufficienza tra la difesa, comprensibile ma storicamente retriva, dei privilegi ec:.. clesiastici fatta dal Riario Sforza e le posizioni costituzionaliste che egli gli attribuisce. Quella « libertà ecclesiastica » che il Riario Sforza rivendicava quanto era conciliabile con la moderna prassi e il moderno concetto di libertà? Ad ogni modo, si deve riconoscere eh~ lo studio del Russo è ampiamente· documentato. La seconda parte del volumetto (pp. 59-148) è anzi appunto una vasta e assai interessante silloge di documenti tratti sia dall'Archivio di Stato di Napoli che dalla Biblioteca del locale Seminario Arcivescovile. C. M. SAGGISTICA ALBERTO SENSINI, Il professore universitario. Vallecchi, Firenze. Quanta parte dell'Università sia ancora oggi il professore sta a dimostrarlo, forse involontariamente, questo agilissimo libretto di Alberto Sensini uscito ora nella collana « Il bersaglio » dell'editore Vallecchi, che pubblica, come è noto, saggi e inchieste sulle professioni. Dedicato alla carriera universitaria e alla figura attuale del professore di università, il lavoro di Sensini è, in110 fatti, assai di più. Vi si trova un panorama amp,io, attento, smagato, ma nello stesso tempo comprensivo e cordiale, dei malanni che attualmente affliggono l'Università italiana. Alberto Sensini segue da anni la vita della scuola italiana e stanno a dimostrarlo le inchieste e i servizi che egli ha condotto e conduce per settimanali e quotidiani italiani, nonché per il Giornale del terzo programma della Rai; questa volta egli ha visitato alcuni atenei italiani, ha intervistato quattro Rettori, scegliendoli con criterio intelligente, Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==