Cronaca Libraria delle oscillazioni cicliche) scaturisce la necessità di compiere una attenta analisi dei due limiti summenzionati per vedere in un secondo momento in che modo i fattori di lungo periodo agiscono sulla loro concreta configurazione attraverso il tempo. L'analisi svolta dal Caravale su questo delicato problema si stacca decisamente da quella della prevalente dottrina. Il punto di inversione superiore delle fluttuazioni (il ceiling del sistema) viene spiegato in base a quelli che l'A. chiama i « fattori di squilibrio »: discontinuità nell'offerta di fattori di lungo periodo (aumento della forza di lavoro e della popolazione; e progresso tecnico); mancanza di armonia tra la natura (più o meno capitai-intensive) del progresso tecnico e l'aumento qualitativo e quantitativo della forza di lavoro; e infine continue discrepanze tra la struttura della produzione e la struttura della domanda. In realtà, afferma il Caravale, se i summenzionati fattori di squilibrio non fossero operanti, non vi sarebbe alcuna ragione che il movimento di espansione si invertisse dando luogo ad una fase di depressione; in altre parole i sistemi si muoverebbero lungo una linea di espansione ininterrotta che potrebbe essere chiamata « linea di equilibrio dinamico ». Invece, essendo tali fattori operanti, il movimento di espansione si rallenta prima e si inverte poi. Tra i tre fattori di squilibrio quello al quale l'A. sembra dare maggiore peso è il terzo, la discrepanza tra la struttura della domanda e la struttura della produzione: alla concezione Keynesiana di una inadeguatezza complessiva degli investimenti rispetto al volume complessivo di risparmio viene sostituita la nuova concezione della inadeguata distribuzione degli investi~ menti tra i vari settori produttivi. E ciò, a nostro giudizio, apre una nuova ed· interessantissima strada ai dibattiti sulla stabilità dei nostri sistemi eco- . . normc1. Il punto di inversione inferiore (il « floor » del sistema) viene invece spiegato sulla base di due elementi (che non figurano nell'analisi della prevalente dottrina): 1) il sistema dei sussidi alla disoccupazione e 2) la quota Sibliotecaginobianco che, nel reddito nazionale, è rappresentata dai redditi non dipendenti dall'andamento oscillatorio congiunturale. Dall'efficienza del primo elemento (cioè dalla sua consistenza economica, dalla sua estensione alle varie categorie di lavoratori, e dalla sua durata nel tempo), e dall'importanza relativa del secondo dipende, per l'A., l'altezza del punto di inversione inferiore del movimento. Predisposta così una solida struttura teorica, il Caravale passa ad esaminare in che modo i due fattori di lungo periodo influiscono sulla configurazione attraverso il tempo dei due limi ti; e dimostra, con considerazioni logiche e con significativi esempi statistici, che l'autonomia dei due fattori stessi (e cioè il fatto che essi non seguono l'andamento oscillatorio) determina la tendenza verso l'alto dei due limiti (massimo e minimo) delle fluttuazioni e spiega così il movimento ciclico-ascendente fornendo la chia• ve del problema della connessione ciclitrend. *** Come anche queste brevi osservazioni possono far intuire, si tratta di un lavoro di ampio impegno, che fornisce un contributo positivo non solo dal punto di vista teorico ma anche dal punto di vista della politica economica. Sotto il primo aspetto è rilevante a nostro avviso la dimostrazione della invalidità della tesi marxista sulle caratteristiche distruttive delle crisi economiche (attraverso la spiegazione della tendenza inerente - cioè a prescindere dagli interventi dello Stato - verso l'alto dei nostri sistemi economici nell'attuale stadio di sviluppo storico e sociale). Sotto il secondo aspet• to ci preme soprattutto mettere in rilievo l'importanza delle considerazioni relative ai fattori di squilibrio (in special modo alla inadeguata distribuzione degli investimenti tra i vari settori), che pone a contrario l'esigenza di interventi equilibratori e pianifica tori dello Stato, e delle osservazioni relative al sistema dei sussidi alla disoccupazione come freno esogeno alla contrazione economica. 109
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