Nord e Sud - anno X - n. 41 - maggio 1963

• Clenzenle Maglietta Ed infine: quali sono le for1ne democratiche con le quali la popolazio-ne lavoratrice si i11serisce nella dinamica di espansione economica e vi partecipa con una sua volontà? È noto a tutti che Napoli non l1a mai avuto una durevole onesta saggia e realizzatrice amministrazione comunale e .tutti conoscono le recenti vicende che hanno caratterizzato, negli anni del dopoguerra, le vicende municipali. Non fa piacere a nessuno di rivangare queste cose, né lo faremo, ma non p-ossiamo astenerci dal sollecitare l'attenzione degli studiosi e degli operatori economici e degli uomini politici su questa lunga e dolorosa esperienza della nostra vita municipale. Ed osiamo affermare che nessuno può erigersi a giudice o censore in una situazione nella quale ognuno ha la sua parte di responsabilità per avere partecipato al Consiglio Comunale, per avere contribuito allo scioglimento delle amministrazioni elette, per avere adottato· iniziative e direttive politiche ed amministrative veramente indegne di una grande ·città. La stessa campagna elettorale è stata sempre vista sotto il ristretto profilo elettoralistico con larghe concessio-ni ai sentimenti peggiori del popolino, delle caste, dei gruppi; e mai si è pensato che la conquista di una posizione di primo piano in una città come Napoli, se non vuole essere opera di intrigo e di corruzione, deve essere e può soltanto essere il risultato di una lunga paziente coraggiosa impostazione di principi. Moralizzare, ordinare, disciplinare, colpire no·n sono cose « piacevoli » per chi partecipa alla vita pubblica ispirandosi soltanto ad idee generali che è disposto ad adattare facilmente a qualunque compromesso. La stessa responsabilità gravissima incombe sul potere centrale che ha nelle mani strumenti fondan1entali per orientare e dirigere la vita cittadina e non li lia mai utilizzati con idee e uomini appropriati per incidere democraticamente contro la inerzia, la corruzione e la incapacità. Anzi uno sguar.do alle scelte fatte od a quelle non fatte ci umilia come napoletani e come italiani, ricorrendosi sempre ad un gruppo di uomini collegato alle sfere politiche, buono a tutti gli usi / e perciò buono a nulla. E qualche volta che - per caso - ·qualche uomo ha voluto fare qualcosa si è rapidamente provveduto a liquidarlo od a bloccarlo. Si pensi alla funzione determinante del Volturno,· dell'IRI, del Banco di Napoli, dell'Ente Autonomo del Porto, dell'Ente del Turismo, della Isveimer, della Camera di Commercio, oltre che alla enorme quantità di interessi diretti dello Stato in organismi economici e culturali della città di Napoli e si comprenderà la nostra delusione e la nostra amarezza nonché la diffidenza verso le autorità centrali. Sono, infine, i partiti - tutti i partiti - che hanno gravi respon100 Bibliotecaginobianco

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