Nord e Sud - anno X - n. 39 - marzo 1963

Recensioni esse hanno carattere di leggi stocastiche, oppure statistiche » (pag. 64). Questa limitazione tuttavia non vale per quelle che Lange denomina leggi di bilancio (corrispondenti approssimativamente alle nostre condizioni di equilibrio) le quali « hanno carattere universale e operano in tutti gli stadi dello sviluppo sociale» (pag. 74): si tratta infatti di esigenze logiche, più che di regolarità economiche. Il Lange insiste a lungo (e qui ricompare la sua precisa posizione filosofica) sulla natura oggettiva delle leggi economiche: « Le leggi economiche sono obiettive in quanto costituiscono una proprietà effettivamente reale dei processi economici. Non sono, come affermano le teorie idealisticl1e della conoscenza, un prodotto del pensiero umano, oppure di categorie a priori della percezione dei fenomeni, oppure convenzioni di comodo; non sono neppure un prodotto dell'economia politica, la quale, come abbiamo visto, si limita se111plicemente a conoscerle, cioè a ' scoprirle' » (pag. 66). Chi accetta questa impostazione, dovrà ritenere che l'evoluzione della scienza economica dipenda unicamente dall'evoluzione della società umana, e non anche dai mutamenti nei modi di interpretazione dell'esperienza. Il capitolo IV, dedicato al metodo della economia politica, presenta una trattazione singolarmente equilibrata e ragionata degli strumenti di ricerca utilizzati dalla scienza economica. La natura empirica dell'econo,mia i1npone di impostare la ricerca sull'osservazio,ne dei fatti e quindi su procedimenti induttivi; ma, una volta stabilite determinate proposizioni, la deduzione può essere 11tilizzata per ricavarne altre di evidenza no·n immediata. Il procedimento deduttivo trova i suoi limiti nel fatto di essere condizionato alle premesse di partenza: « ogni inferenza deduttiva... è un'inferenza matematica, anche quando non è forn1alizzata, cioè non si serve di formule 1natematiche (pag. 138); la deduzione 110n è un modo infallibile di inferire. :ta verità delle premesse, che sono costituite qui dalle varie osservazioni, non garantisce la verità delle conclusioni che generalizzano quei risultati. La causa risiede nell'incompletezza dell'induzione. Perciò le premesse sulle quali si basa l'inferenza deduttiva possono essere non veritiere, malgrado la veridicità delle osservazioni effettuate» (pag. 139-140). E, soprattutto, il Lange ha cura di avvertire che il procedimento deduttivo non esaurisce la ricerca economica ...: « non si di1nentichi che la « teoria pura » è solo una sezione della economia politica, e che tutta l'economia politica costituisce scienza teorica, e che, quindi, anche quelle sue parti che poggiano sulla induzione e riduzione servono a mettere in luce le leggi economiche ...; identificare la cosidetta teoria pura, cioè quella parte della scienza economica cl1e si serve della deduzione, con la intera scienza economica costituisce u11 errore ... » (pag. 136). Ogni risultato d'altro canto, comt1nque raggiunto, va controllato mediante verifica statistica o storica; e in questa fase della ricerca l'econometrica può fornire un ausilio prezioso. Un lungo capitolo è dedicato dal Lange all'esame critico del pensiero 11eoclassico, o, seguendo la sua terminologia, all'indirizzo soggettivistico dell'economia politica. La posizione del Lange può essere sintetizzata in pocl1e parole: il sistema dei neoclassici rappresenta lo svolgimento sistema-- 105 Bibliotecaginobianco

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