GIORNALE A PIÙ VOCI Le migrazioni alla rovescia Non è azzardato affermare che la società meridionale ha vissuto fondamentalmente di migrazioni in questi ultimi anni, dalla fine della guerra ad oggi: migrazioni all'interno del paese e migrazioni all'estero·. Il ritmo ed il volume di tali migrazioni è stato negli ultimissimi anni fra i più preoccupanti per ampiezza ed intensità. Nel decennio testé decorso (1951-1961) le valutazioni più attendibili indicano un esodo dal Sud in ragione di 1.800.000 persone, con una media annua di 180 mila unità. Si è pertanto raggiunta la punta più alta delle migrazioni che mai il Mezzogiorno d'Italia abbia visto, poiché nel periodo 1910-1913 che, almeno finora, si riteneva fosse stato il più intenso ed il più dinamico nei riguardi dell'emigrazione, la media annua era stata di 90 mila persone. Ciò significa che negli ultimi anni il ritmo dell'esodo e la velocità di fuga dal Sud sono praticamente raddoppiati, con un volume di insediamento di circa 1 milione di persone al Centro-Nord del Paese e di circa 800 mila all'estero. A tale fuga del capitale umano all'estero e al Centro-No,rd dal Mezzogiorno, ha fatto riscontro un basso incremento di occupazione nel Sud, che si desume dalle seguenti cifre sul numero degli occupati nell'industria: Italia Centro-Sett. Italia Meridionale TOTALE Censimenti 1951 3.508.192 773.709 4.241.901 1961 4.771.255 851.265 5.622.520 Aumenti dal 1951 al 1961 Cifre assolute 1.263.063 117.556 1.380.619 % 36 16 32,50 Da queste cifre si rileva che dell'incremento registrato· dalla occupazione industriale in Italia, pari a 1.380 mila unità, solo 1'8,5%, pari a 117 n1ila e rotte unità, spetta al Mezzogiorno. Praticamente ogni anno, negli ultimi dieci anni, contro 180 mila. meridionali costretti a trovarsi una occupazione al Centro-Nord o all'estero, sol_o circa 11.700 so1 no riusciti ad occuparsi stabilmente a casa loro. Ciò che spiega e giustifica la velocità della fuga, congiuntamente al fatto che l'agricoltura (salvo in alct1ne zone, se pur sia vero!) invece di offrire occupazione ha contribuito ad espellere forze di lavoro dai suoi già magri campi. I fenomeni migratori hanno pertanto costituito una _delle premesse, se non la maggiore, all'avvio di un processo di industrializzazione accelerato 41 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==