• RECENSIONI Il Croce di Nicolini La biografia di Benedetto Croce, condotta ora amorevolmente a termine da Fausto Nicolini (ed. UTET), viene a colmare a suo modo una lacuna nella pur vastissima letteratura critica sul filosofo napoletano. Con uno stile che è frutto di consumata e classica saggezza, spesso arguto, ma che rivela a volte una commozio 1 ne appena frenata, l'A. ha ritessuto la tela di una vita feconda di opere e di affetti, seguendola nei timidi passi i11iziali, nel suo affermarsi vigorosa, nel suo lungo infine e laborioso meriggio. È necessario avvisare subito, però, che il Nicolini non ha certo in questa opera tentato di ricostruire criticamente il processo di maturazione del pensiero crociano nel suo contesto storico e culturale; cosa questa indubbiamente assai difficile da farsi, 1na che pure da qualcuno è stata avviata con successo. Gli accenni, invece, che l'A. fa allo sviluppo di quel pensiero, dalla « Filosofia dello Spirito» allo « storicismo, assoluto», sono sempre piuttosto sobri, e quasi ignorano lo sforzo critico che è stato compiuto anche di recente per la sua comprensione. In fondo si può dire che il Nicolini si sia in merito tenuto stretto, a ciò che il Croce ha lasciato scritto nel suo famoso « Contributo alla critica di me stesso». Vero è a questo punto che l'A. ha avvisato apertamente il lettore di aver voluto fare opera biografica nel senso più ridotto del termine, mante11endosi ligio ad un canone metodologico dello storicismo assoluto che il Croce stesso ebbe una volta così a definire: « La vera biografia di un filosofo è la sua filosofia come quella di un poeta è la sua poesia, e quella di un uomo politico la sua opera politica. Ma un umano interessamento ci porta ad indagare come questi uomini, e particolarme11te i più grandi, conducessero e attuassero anzitutto l'opera del loro vivere, che condizio11ò la speciale loro attività: ossia quella parte di vita che si distingue come pratica rispetto alla vita della poesia e della filosofia, o come personale rispetto alla loro vita politica. Che è poi il lavoro che si dice in senso stretto biografia, e tuttavia non nasce e non è concepito se non in rapporto all'altra e maggior vita: tanto vero che, come si - dice, di chi non ha fatto nulla non si scrive la vita». Certamente anche un'opera di questo genere presenta le sue gravi diffi.. coltà e può dar luogo a disarmonici squilibri. Con grande modestia e probità di studioso l'A. per primo ha messo in dubbio che il suo lavoro sia riuscito in pieno a stabilire il dovuto « rapporto » tra la « vera biografia » e la « biografia in senso stretto ». Accade in effetti al Nico lini di dire assieme troppo e troppo poco, perdendosi più di t1na volta in particolari aneddotici non sempre essenziali alla ricostruzione della vita del Croce, o divagando magari in ricordi personali cl1e sono soffusi di nostalgia per ambienti e 96 Bibliotecaginobianco
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