]osé L. Sureda pubblici: allo scopo di constatare dove si trovano gli ostacoli che i11tralciano l'accrescimento delle risorse disponibili per l'investimento e la loro utilizzazione nelle direzioni richieste da uno sviluppo equilibrato. Soltanto su u11a tale base si potrebbe constatare se l'espansione delle importazioni verrebbe a sostituire lo sforzo produttivo interno o a j11tegrarlo nella forma richiesta dallo sviluppo. ·L'impostazione del problema, così come si ritrova nel Rapporto, ha, infatti, condotto a una falsa dicotomia. Da un lato la politica economica del tipo « nazionale » è considerata come incompatibile con lo sviluppo, dato che il sistema d'intervento dello Stato spagnolo dal 1939 in poi ha provocato lo sperpero delle risorse e in ultima istanza ha provocato l'inflazione. Dall'altro lato, la soppressione degli interventi e il riallacciame11to dell'economia ad una concorrenza e ad una subordinazione maggiore nei confronti del mercato i11ternazionale sono considerati come elementi suscettibili di favorire lo sviluppo, perché si dà per scontato cl1e la risposta dell'impresa privata, in presenza degli stimoli del mercato, assicurerà la distribuzione più adeguata delle risorse disponibili per gl'in~estimenti. La verifica di una tale ipotesi era i11dispensabile allo scopo di esclt1dere altre alternative. 2) L'esperienza storica dello sviluppo spontaneo. - In realtà il rapporto della Banca Inter11azionale prepara in modo esemplare la Spagna per far fronte alla crisi recente della sua politica economica; il suo apporto è però molto debole per fare fronte ai problemi dello sviluppo futuro. La politica econo1nica spagnola avanza, fin dal 1953, con una certa lentezza, e dal 1957 in poi con rapidità, verso le direzioni raccomandate dalla Banca Internazionale. Lo smantellamento di t1n apparato inefficace di controlli amministrativi e l'esposizione progressiva dell'economia spagnola alla concorrenza estera costituiscono un processo cl1e ha già una certa storia. I.Je esperienze anteriori possono spiegare quanto si ha motivo di sperare da questo processo, da un punto di vista di sviluppo economico della Spagna, anche se si tiene conto del fatto cl1e attualmente esistono condizio11i differenti. Infatti, nell'esperienza storica dello sviluppo del capitalismo in Spagna no11 mancano esempi di situazioni che potrebbero essere paragonate al tipo preconizzato dal Rapporto della Banca Internazionale. Lo sviluppo « spontaneo » costituisce, in termini generali, il tratto caratteristico del periodo compreso fra gli anni trenta del XIX sec. e la promulgazione della legge doganale protezionista del 1891. In questo periodo furono create le condizioni necessarie perché si deli92 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==