Argomenti 6. Conclusioni. - Le conclusioni che si possono trarre dall'esame dello studio, da cui il presente articolo è stato tratto, si possono, molto sinteticamente, raggruppare nei seguenti punti: I) La produzione ortofrutticola del Mezzogiorno continentale ammonta complessivamente (media del triennio 1958-60) a circa 47 milioni di quintali ed è rappresentata per il 68,9% (32 milioni di q.li circa) da patate e ortaggi e per il restante 31,1% ( 15 milio,ni di q .li circa) da frutta fresca. Per epoca di raccolta, inoltre, la produzione complessiva risulta essere così distribt1ita: 36,5% produzione autunno-vernina e 63,5% produzione primaverile-estiva. II) Le quantità della produzione ortofrutticola destinate ai consumi locali (provinciali e regionali) rappresentano il 56% circa ( 18 milioni di q.li) della produzione di patate e ortaggi ed il 57% circa (8,5 milioni di q.li) della produzione di frutta fresca. III) I quantitativi di prodotti ortofrutticoli che teoricamente possono utilizzare attrezzature frigorifere si aggirano sui 4,1 milioni di q.li circa, di cui 1,2 milioni ( 29 ,3 % ) circa destinabili alla conservazione refrigerata e 2,9 milioni circa (70,7%) destinabili alla pre-refrigerazione. IV) La consistenza degli impianti frigoriferi accerta!a al 31-12-1961 era di n. 54 impianti per una capacità complessiva di invaso di 277 mila quintali circa; e di questi impianti, n. 5, per una capacità complessiva di 82 mila quintali circa erano rappresentati da centrali ortofrutticole ed i rimanenti 49 da impianti frigoriferi semplici, aventi una capacità complessiva di invaso di 195 mila quintali circa. V) Il Mezzogiorno Continentale necessita attualmente di attrezzature per la conservazione refrigerata fino a una capacità complessiva di invaso di circa 900.000 q.li, pari al 76,5 delle sue esigenze glo,bali di attrezzature. Dopo quanto si è detto ci sembra meritino di essere messe in rilievo alcune osservazioni che contribuiscono a stabilire la validità ed i limiti entro i quali vanno inquadrati i risultati ottenuti. Innanzitutto va rilevato che la sola distinzione tra prodotti orticoli e frutta fresca, tra prodotti destinati ai consumi locali e prodotti destinati a mercati lontani (interni ed esteri), tra prodotti suscettibili di conservazione con il freddo e prodotti solo bisognosi di refrigerazione, ecc. ha consentito di stimare, con larga approssimazione, di quali di77 Bibliotecaginobianco
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