NOTE. DELLA REDAZIONE Dall' esodo ali' emigrazione ' Si delinea un caso interessante per quanto riguarda l'emigrazione dall'Italia ai paesi del Mercato co1nune. E si tratta di un caso che dimostra fino a che punto si sono rovesciate le posizioni dai giorni in cui fu stipulato e firmato il Trattato di Roma. Allora era l'Italia a premere perché negli altri paesi del Mercato comune si lasciassero entrare i suoi emigranti; adesso sono questi altri paesi, o almeno alcuni di essi, a premere perché l'Italia li lasci uscire, i suoi emigranti. I proprietari delle 1niniere belghe non trovano più minatori; non li trovano fra i belgi e li cercano fuori del Belgio. Ma i risultati sono stati scarsi dal punto di vista produttivo quando dal Belgio si è cercato di fare ricorso ai turchi e perfino ai giapponesi. E d'altra parte, dopo Marcinelle, l'Italia non ha voluto più negoziare accordi bilaterali col Belgio per l'emigrazione; né il Belgio si è dichiarato, nel frattempo, disposto a fornire le richieste garanzie per le condizioni di lavoro dei nostri emigranti. Ora poi il tradizionale serbatoio italiano sembra prossimo ad esaurirsi, almeno nel senso che per itn italiano disposto ad e1nigrare dal suo paese vi sono possibilità maggiori di scelta della destinazione, anche all'interno, di quante non ve ne fossero una volta; e almeno nel senso che il governo non deve più incoraggiare l'e,nigrazione, ma può addirittura scoraggiarla, anche se non dovrebbe niai vietarla, perché, se lo facesse, violerebbe la libertà di movimento dei cittadini. Pertanto sembra che i proprietari delle miniere belghe abbiano tentato di organizzare u.n reclutamento clandestino di minatori italiani. Sarebbe interessante sapere come; ma la notizia pubblicata dal « Corriere della Sera » il 16 novembre, e datata da Bruxelles, non lo dice: si limita a riferire che tali tentativi, di reclutamento clandestino in Italia, sarebbero falliti, onde i proprietari delle 1niniere belghe alimentano ora « una campagna di stampa che tende a provare che l'Italia, dimostrandosi così parca nel cedere la sua manodopera, non rispetta le norme del Trattato di Roma ». Questa tesi è stata avanzata da « La Libre Belgique », un quotidiano cattolico di destra, con un articolo di prima pagina, prendendo spunto proprio dal fatto che la polizia italiana sarebbe intervenuta contro un'organizzazione per il reclutaniento clandestino di lavoratori italiani destinati al Belgio. Sostiene « La Libre Belgique » che non dovrebbe proprio esistere una polizia per l'emigrazione, né un reato di reclutamento clandestino, né un passaggio fraudolento di frontiera all'interno del MEC, dato che per tali passaggi di frontiera nell'area comunitaria è stato abolito il passaporto e basta la carta d'identità; e se esistono, ciò dipende da un abuso dell'Italia, la quale con 39 Bibliotecaginobianco
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