Daniele Prinzi centro abitato rurale, la· borgata, il villaggio, il paese, viene risistemato secondo un piano urbanistico funzionale; contemporaneamente si agisce nei co1nfronti dell'organizzazione agricola strutturale, aggiornando o rinnovando gli ordinamenti produttivi superati, creando le attrezzature e gli strumenti per la valorizzazione commerciale dei prodotti e per l'evoluzione economica della comunità: cooperative, cioè, casse rurali, centri di raccolta, impianti di trasformazione dei prodotti agricoli, servizi mutui per la lavorazione meccanica e per altre prestazioni d'esercizio alle aziende, centri di assistenza tecnica, eccetera. Non ovunque e non sempre si opera, in quei Paesi, co·n tutti gli interventi nominati; ma questi sono tutti inclusi nel quadro del riordino fondiario. In Ola11da si è arrivati a rendere sistematico il genere e l'entità dell'intervento integrativo di riordinamento fondiario in funzione di un elenco di casi-tipo di territori con varie esigenze di . . . r1organ1zzaz1one. Il riordino della proprietà rurale, così come è definito nel nostro Codice, non comprende quei 111etodi di riorganizzazione urbanistica e produttiva adottati negli altri Paesi; ma una opportuna integrazione dei piani di riordinamento con le possibilità previste dalla .legislazione sulla bonifica, sulla bonifica montana, sulla formazione della proprietà contadina e, recentissima, da quella sugli enti di sviluppo, potrà consentire un intervento completo, inquadrato nel piano di valorizzazione regionale. Dove e come è opport1.1na un'azione di rio,dinamento così inteso? Possiamo in generale affermare che dappertutto l'intervento può essere utile se non altro con1e vigile e permanente correttivo alle deformazioni strutturali conseguibili con il dinamismo fondiario, e attraverso manifestazioni di maggiore o 1ninore intensità e validità a seconda degli ambienti e delle circostanze. I difetti della struttura fo11diaria sono rappresentati in due parole dall'eccessivo accentramento e dall'eccessiva frantumazione della proprietà terriera. Questo giudizio di difettosità è condizionato dalle condizioni fisiche ed economico-sociali specifiche di ogni ambiente, e deve essere espresso appùnto in sede di indagine preliminare e di piano di valorizzazio·ne generale. Come pure per ogni ambiente, anche in funzione della prevedibile dinamica strutturale, vanno identificate le dimensioni ottimali dell'impresa e quelle della minima unità colturale. Su queste dimensioni, e in rapporto agli ordinamenti produttivi possibili, il riordino fondiario e gli interventi integrativi collaterali vanno studiati e disposti. In un'indagine generale svolta dall'INEA due anni orsono, si stimò 36 Bibliotecaginobianco.
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