Argomenti Osservando, ora, alla luce di quanto si è detto a proposito dei meccanismi e delle vie di evoluzio11e dell'economia sarda, le suddette lacune, non si può non 11otare come essere ricadano proprio sui due fattori strategici più importanti ai fini di una risoluzione definitiva del problema sardo. Ma c'è di più. Se questi sono i problemi lasciati praticamente insoluti dagli interventi previsti (e non sono i soli), altri se ne possono riscontrare che non sembrano neppure essere stati presi i11 considerazione. Intendiamo riferirci al problema demografico, che il progetto di legge trascura nella maniera più assoluta, e che ha invece una importanza fondamentale, sia sotto il profilo delle dimensioni del mercato interno - forse trascurabile, se si fosse veramente risolto il problema dei trasporti - sia sotto il profilo delle forze di lavoro - decisamente determinante, ove si ipotizzi uno sviluppo fortemente accelerato dell'economia sarda. Il « piano » appare, dunque, incompleto, o, per lo meno, incapace di fornire una soluzione di l1.1ngoperiodo, e quindi definitiva, del problema economico dell'Isola, pur avendo una impostazione generale conforme ai concetti economici piì1 sopra delineati. In sostanza, la incompletezza dell'intervento nel settore dei trasporti e la indeterminatezza dell'intervento nel settore delle industrie di base e di prima trasformazione fanno apparire come ipotesi-base dell'intervento stesso quella di uno sviluppo basato essenzialmente sulla valorizzazione delle risorse interne (minimizzando, così, il ruolo altamente strategico della grande industria e dei trasporti, e qt1indi della integrazione di una area eco11omica in una di dimensioni maggiori, nei confronti di un processo di correzione degli squilibri territoriali); mentre la mancata considerazione del problema demografico presuppone come ipotesi-base proprio una completa integrazione del sistema econo1nico regionale in quello nazionale (sotto l'aspetto delle dimensioni del mercato) e una omogeneizzazione, forse compromessa dalla conservazione di certe strutture dei trasporti, dell'ambiente sociale sardo rispetto a quello nazionale (sotto il profilo delle forze di lavoro, che dovrebbero in tali condizioni poter affluire non appena se ne verifichi carenza). Dietro i termini antitetici della questio11e, si scorgono, in una visione realistica, contrapposizioni di interessi e posizioni preconcette che, se hanno potuto imbrigliare gli interventi in fase legislativa, potrebbero comprometterli vieppiù, ed a maggior ragione, in fase di pratica attuazione. Ed è allora proprio a questa fase che è affidata, date le lacune riscontrate nel testo di legge, la buona riuscita dell'intervento statale in Sardegna; ed è proprio in essa che si dovranno tenere presenti le esigenze che abbiamo indicato, trasformando la indeterminata « indi87 Bibliotecaginobianco
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