Nord e Sud - anno IX - n. 33 - settembre 1962

Argomenti l'agricoltura, l'industria, la pesca, l'artigianato, il co·mmercio ed il turismo. a) Il settore agricolo è quello maggiormente interessato dal programma di interventi. In esso, infatti, sono previsti investimenti per 236 miliardi in quindici anni, di cui 156 a carico, dello Stato, senza contare quelli che interessano la agricoltura in modo indiretto, ma che fanno tuttavia parte della attività di valorizzazione della agricoltura sarda. Le forme di intervento sono le più svariate e si estendono dalle attività di bonifica, effettuate dagli appositi Enti sia in proprio sia per delega o richiesta dei privati proprietari interessati, sia, sempre per conto di questi, di ufficio - quando risultino inadempienti all'obbligo di trasformazione imposta loro dallo articolo. 20 -, alle attività di assistenza creditizia (articolo 19), alla costituzione di scorte (articolo 19) alla formazione di unità agricolo-pastorali o agro-silvo-pastorali, da cedersi a persone che dedichino abitualmente la loro attività alla coltivazione della terra o all'esercizio della pastorizia (articolo 23, lettera a), al potenziamento delle organizzazioni cooperativistiche di lavorazione, trasformazione, conservazione e vendita, all'incentivazione per la costituzione di mercati all'ingrosso. In particolare, è prevista la estensione della irrigazione a 110.000 ettari di terreno e la trasformazione asciutta di 550.000 ettari, di cui circa 200.000 da adibirsi alla costituzione delle unità aziendali di cui sopra. b) Per lo sviluppo del settore industriale è prevista, con oneri a carico della Regione, una intensificazione delle ricerche minerarie (art. 26). La Regio1 ne può inoltre concedere contributi fino al 50% delle spese per. installazioni di impianti-pilota e di nuovi impianti di eduzione di acque necessarie per la ricerca preparatoria di un nuovo ciclo di coltivazione delle miniere (art. 26). All'articolo 27 si precisa che . il piano quindicennale deve procedere nel settore industriale secondo scelte prioritarie, curando in particolare lo sviluppo della piccola e media industria e la formazione ed il potenziamento della industria di base e di prima trasformazione, avendo anche riguardo alla diffusione territoriale degli stabilimenti industriali. Per lo sviluppo della piccola e media industria è prevista una serie di integrazioni delle provvidenze statali, tra cui contributi in conto capitale cumulabili fino alla misura massima del 40% delle spese totali per ammodernamenti, ampliamenti ed installazioni di nuovi impianti (art. 30), concessio,ni di garanzie sussidiarie nei limiti del 30% dei mutui concessi, ove le imprese presentino requisiti di validità tecnico-economica, ma non possano fornire in proprio le necessarie garanzie reali (art. 30), ed, infine, contributi in conto interessi su tali mutui (art. 31). Tali agevolazioni vengono con83 Bibliotecaginobianco

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