Giornale a più voci maggiore stabilizzazione econo,mica raggiunta al Nord in tale categoria. La distribuzione dei titoli di studio all'interno dei gruppi regionali ci mostra, infine, come i non diplomati rappresentano il 39 % in Liguria, il 17 % al Nord, il 16 % al Sud. I diplomati: 47 % in Liguria, 42,2 % al Nord, 54,1 % al Sud. Laureati: 13,2 % in Liguria, 40,7 % al Nord, 29 % al Sud. Distribuzione delle domande nei vari titoli di studio. - Abbiamo già visto che i laureati rappresentano il 23,6% delle domande, i diplomati il 48,2 %, i non diplomati il 28,2 %. Vediamo ora come sono effettivamente distribuiti i singoli titoli di studio. Al primo posto fra i diplomati troviamo 512 ragionieri (che rappresentano il 17,2 % del totale delle domande e il 36,1 % del totale dei diplomati), seguiti da 263 giovani forniti di diploma di maturità classica, scientifica, magistrale (9,1 - 18,5), ed immediatamente dopo da 258 periti industriali (8,9 - 18,3). Seguono nell'ordine 159 geo,metri, 136 diplomati di istituti nautici, 89 peri ti agrari. Fra i laureati, al primo posto gli ingegneri: 165 (5,7 - 23,9), seguiti dai laureati in legge e da quelli in economia: 126 per ciascun gruppo (4,3 - 18,2) e dai 118 del gruppo che comprende le altre lauree tecniche, agraria, geologia, fisica e matematica, ecc. (4 % - 17 %), cui seguono 109 chimici e 48 laureati di altre facoltà non tecniche, lettere, scienze politiche ecc. Le stenodattilografe sono 307 e rappresentano il 10,4 % del totale. Gli altri non diplomati: 524 (17,8 %). Possiamo, però, effettuare un diverso raggruppamento che inquadri questi elementi in una luce forse più significativa. Vedremo allora coime il 15 % delle domande provenga da elementi in possesso di un titolo unianistico (diplomi di maturità ecc., le lauree in giurisprudenza e le altre lauree non tecniche); il 23,8 %, di un titolo econo1nico ( ragionieri, laureati in econo 1 mia, una parte dei diplomi nautici: i capitani di lungo corso); il 33 %, di un titolo tecnico (i periti industriali e agrari, i geometri, i macchinisti navali, gli ingegneri, i chimici, gli agronomi). Vi è così una certa prevalenza di tale ultima categoria di titoli di studio. Quindi, per quanto ci è stato dato rilevare nel nostro « campione », i titoli umanistici, che pure vengono consi· derati uno dei problemi della nostra struttura educativa, per la loro diffusione, rappresentano solo il 15 % delle nostre domande e sono cioè all'ultimo posto in questa nostra classificazione, mentre, guardando ai singoli gruppi regionali la maggiore percentuale di essi si riscontra, come prevedibile, al Sud: dove comunque raggiunge appena il 17 %. Nello stesso Sud i titoli tecnici rappresentano invece il 42 <Jto delle domande (percentuale nazionale == 39; Nord == 49). Pur senza voler da ciò ricavare la prova di un certo spostamento negli indirizzi educativi che comincerebbe a verificarsi nel Sud (ove peraltro abbiamo avuto pochissime domande 'sollecitate' a seguito di co,ntatti con Università o annunci sulla stampa, che invece, sia pure in misura limitata, si sono avute al Nord), ci limitiamo a rilevare quanto risulta dalla nostra 71 Bibliotecaginobianco
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