•• Sergio Antonucci - Mezzogiorno: quindi un bisogno di vedere in che proporzione fossero rispetto a quelle provenienti dalla Liguria e dal resto del Nord. Quali differenze sociali ed economiche fossero messe in rilievo da un esame sistematico· delle domande, quali i riflessi della situazione e dei problemi del Sud. Così ho studiato un piano di lavoro e giorno per gio,rno, per tutto il 1961, ho annotato e classificato le domande con determinati criteri ed obiettivi. Alla fine mi sono trovato con una rete intricata di cifre. Digiuno com'ero - e come sono - di statistica, non è stato subito facile trovare la strada per ricavarne i vari significati. Ma, alla fine, credo di esserci riuscito. Anzi, mi sono stupito che il lavoro potesse assumere le proporzioni e la mole che ha assunto - oltre quaranta pagine fra testo, tabelle e grafici - tanto da costringermi ora a condensarne le cose essenziali in uno scritto di dimensioni e lettura più ragionevoli. Lo studio vero e proprio è stato limitato alle domande provenienti da impiegati, dato il numero relativamente limitato di domande di operai in nostro possesso (la maggior parte delle domande di operai vanno infatti direttamente alle Raffinerie ed agli Stabilimenti - e sono qui trattenute per le esigenze locali). Ho considerato ' impiegato ' chi avesse conseguito un diploma e ' operaio ' chi avesse un titolo di studio inferiore alla 5° ginnasiale o equivalente (a parte le stenodattilografe e le operatrici meccanografiche e telefoniche, considerate impiegate anche se hanno solo la licenza media o anche meno,: criterio che, se non è molto giusto, è tuttavia quello corrente). Ne risulta una terra di nessuno (cioè, fra il 5° ginnasio - o equivalente - e chi abbia compiut9 qualche anno di studi superiori senza conseguire un diploma) nella qt1ale, per stabilire chi considerare o·peraio e chi impiegato, si sono dovute tener presenti le precedenti esperienze di lavoro, la provenienza sociale, l'impostazione della domanda o le esplicite richieste in essa contenute, ecc. Quanto alla ripartizione geografica, si è sempre considerata a parte la Liguria, data la preponderante affluenza di domande da tale regione - è evidente il fattore di attrazione loca]e, per avere la Società la propria sede a Genova da 50 anni - che avrebbe rischiato di falsare le cifre qualora la si fosse compresa nel gruppo delle ragioni settentrionali. A queste si sono invece aggregate Toscana, Marche e parte dell'Umbria. Nel Sud invece, oltre che le isole, si sono inclusi anche Lazio, Abruzzi e il resto dell'Umbria Questa ripartizione ha consentito più rapide ed immediate visualizzazioni in termini di Nord e Sud delle situazioni emergenti dall'indagine. D'altra parte, alla fine del lavoro, si è esaminato quale avrebbe potuto essere, limitatamente a certi aspetti, una tripartizione Nord-Centro-Sud. Sempre allo scopo di semplificare il lavoro, si sono considerate insieme, come ' regioni ' Toscana, Marche e Umbria sett.; Lazio, Abruzzi e Umbria merid.; Campania e Calabria; Puglia e Lucania. La provenienza regionale. - Sulla pr?venienza regionale delle domande, che in totale sono risultate 2939, possiamo rilevare subito che la Liguria 68 Bibliotecaginobianco
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